Ecotransizione, 14 miliardi di spesa e 53 di entrate statali

La decarbonizzazione dell’economia
italiana costerà 14,7 miliardi di euro l’anno nel periodo
2020-30, ma muoverà un indotto che assicurerà maggior entrate
per lo Stato pari a 53 miliardi l’anno: un valore molto
superiore ad una finanziaria. Investire nelle rinnovabili
elettriche, arrivando a 123 GW nel 2030, creerebbe 430mila nuovi
posti di lavoro. La circolarità nei rifiuti porterebbe 97mila
nuovi occupati, e un investimento nel ripristino degli
ecosistemi di 261 milioni genererebbe un valore aggiunto 10
volte superiore.
    Sono i costi e benefici della transizione ecologica in Italia
secondo il Consiglio Nazionale della Green Economy, la rete di
68 organizzazioni di imprese promossa dalla Fondazione per lo
Sviluppo Sostenibile di Edo Ronchi. I numeri dell’economia verde
nel nostro paese saranno al centro della 12esima edizione degli
Stati Generali della Green Economy, che si svolgeranno a Rimini
il 7 e 8 novembre prossimi, nell’ambito della fiera italiana
dell’economia circolare Ecomondo (7 – 10 novembre).
    “La transizione ecologia – afferma Edo Ronchi, Presidente
della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – pur essendo
impegnativa e onerosa, è in grado di generare benefici ben
superiori ai costi: ogni euro investito crea un valore positivo
in termini economici e sociali. Essa è necessaria non solo per
arrestare la crisi climatica ed ecologica, ma è anche
un’occasione da non perdere per il rilancio durevole e di
qualità di un’economia ormai stagnante come quella italiana. È
meglio e più vantaggioso investire per l’economia di domani,
invece di frenare il cambiamento”.
   

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Fonte Ansa.it

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