(ANSA) – QUITO, 02 OTT – Il governo ecuadoriano ha annunciato
l’intenzione di concedere circa 2.000 indulti e rimpatriare i
prigionieri stranieri nei rispettivi Paesi come come prime
misure per cercare di ridurre il sovraffollamento nelle carceri
del paese, dopo gli scontri di martedì nel carcere El Litoral di
Guayaquil che hanno avuto un bilancio di 118 morti e decine di
feriti.
La notizia, riferisce la tv Ecuavisa, è stata resa nota ieri
nel corso di una conferenza stampa tenuta dalla ministra
dell’Interno, Alexandra Vela, e dal direttore del Servizio
nazionale per l’assistenza globale ai reclusi (Snai), Bolívar
Garzón.
Quest’ultimo ha spiegato la portata di proposte che sono fra
le sue competenze, fra cui “l’avvio immediato di provvedimenti
di grazia per persone anziane, donne, disabili e malati
terminali”.
Si tratta, ha detto, di “provvedimenti di grazia per circa
2.000 persone che non sono implicate in reati gravi” e che lo
Snai raccomanderà al governo di rendere effettive.
Da parte sua Vela ha ricordato che “la grazia in questi casi
può essere concessa da due figure delle istituzioni ecuadoriane:
il presidente della Repubblica e l’Assemblea nazionale (An)”.
La ministra ha quindi segnalato che è stato anche deciso di “gestire con rapidità il processo di rimpatrio degli stranieri”
che scontano pene nelle carceri ecuadoriane. In questo ambito,
ha precisato, è in corso l’esame di “82 casi”.
Riguardo al Centro di reclusione El Litoral, che nell’ultimo
anno è stato l’epicentro di sanguinose risse tra bande legate al
traffico di droga, Vela ha affermato che lo Snai sta mettendo a
punto misure per “assumere il controllo totale della prigione”.
Fra queste, l’inasprimento delle misure di sicurezza e
l’istallazione di scanner per esaminare a fondo il materiale che
entra nella prigione, e impedire soprattutto l’arrivo di armi ai
detenuti. (ANSA).
Fonte Ansa.it