(ANSA) – BRUXELLES, 03 OTT – Quasi 2.500 focolai e 47,5
milioni di volatili abbattuti negli allevamenti, oltre 3.500
casi negli uccelli selvatici, dalla Norvegia al Portogallo. Sono
i numeri della più grande epidemia di influenza aviaria 2021-22,
mai vista in Europa secondo l’Autorità europea per la sicurezza
alimentare (Efsa) e il Centro europeo per la prevenzione e il
controllo delle malattie (Ecdc). Il rischio di trasmissione
all’uomo esiste, ma è classificato dalle agenzie Ue a livello
basso, e da basso a medio per i soggetti esposti per motivi
professionali. L’Italia è il secondo Paese per numero di focolai
negli allevamenti (317) dopo la Francia (1.383). (ANSA).
Fonte Ansa.it