Supponiamo di voler aprire una pagina web nel nostro browser. L’utente digiterà l’indirizzo della pagina, inviando una richiesta al server su cui è ospitata, che risponderà con un codice, il codice di stato HTTP. Se tutto funziona correttamente, il server invierà come risposta il codice HTTP 200, che non viene visualizzato dall’utente: semplicemente, si troverà a visitare la pagina web che stava cercando nel proprio browser.
Può però accadere che il processo di richiesta al server e di risposta non si svolga correttamente, producendo dei codici di errore, che indicano all’utente dove ricercare il problema. Ad esempio, i codici 400 indicano problematiche nel raggiungimento della risorsa: il “famoso” errore 404Page not found, che indica una pagina non trovata. Si tratta di errori che possono essere risolti solo da chi ha creato la pagina web e gestisce il sito a cui appartiene.
I codici 500, invece, indicano un problema lato server. Il più comune è l’errore 502 Bad Gateway, che viene visualizzato quando il server non riesce a inoltrare la richiesta o a ottenere una risposta. Si tratta anche dell’errore più frustrante da risolvere, perché spesso non è chiaro se sia stato generato dal server che inoltra la richiesta oppure dal server proxy che dovrebbe inviare la risposta. Ecco cosa c’è da sapere sull’errore 502 e come risolverlo.
Errore 502: cos’è e quando si presenta
Quando un utente che cerca di visitare una pagina web riceve in risposta la dicitura “Errore 502 Bad Gateway”, significa che c’è un problema nella comunicazione tra server necessaria alla navigazione in rete. Questo accade quando il browser invia una richiesta al server web a cui si è connessi, che funge da proxy (una sorta di “ponte” o “mediatore”) il quale a sua volta inoltra la ricerca a un altro server, dal quale riceve una risposta di errore del tipo: HTTP Error 502 Bad Gateway, 502 Service Temporarily Overloaded, Temporary Error (502), 502 Server Error o ancora 502 Bad Gateway Nginx. Tutte diverse diciture che indicano però lo stesso problema.
Le cause che generano questo tipo di errore sono diverse, e possono dipendere sia dall’utente che dalla pagina web.
Quando il problema riguarda la pagina web, l’errore 502 può dipendere dal server che ospita il sito, che potrebbe essere andato in crash, avere problemi di alimentazione (es. essere soggetto ad un blackout elettrico) oppure avere avuto un sovraccarico di visite che gli impedisce di gestire le numerose richieste, come accade anche quando viene messo a segno un attacco DDoS da parte di un hacker.
In alternativa, potrebbe trattarsi di un errore di programmazione PHP nel codice del sito di destinazione, che quindi non è in grado di elaborare e inviare risposte alle richieste ricevute. Lato utente, invece, il problema può riguardare un errore del browser, una momentanea assenza di connessione, o ancora un problema di comunicazione dovuto a errori generati dai firewall.
Errore 502: come risolverlo
Nel caso che si tratti di un errore relativo al server in cui si trova la pagina web, a un errore nella sua programmazione o una mancanza di connessione, l’utente non potrà risolvere il problema in alcun modo. Se non si ha modo di appurare da cosa sia generato il codice di errore 502, l’utente potrà provare ad applicare queste risoluzioni andando per tentativi, così da escludere che sia causato dal proprio browser o nel firewall del proprio dispositivo.
Ricaricare la pagina web. Il primo tentativo da fare quando si riscontra un errore 502 è ricaricare la pagina web. A volte si tratta di un codice di errore temporaneo, dovuto a problemi di connessione che si risolvono semplicemente aggiornando la pagina, che può essere fatto facendo clic sul pulsante Aggiorna che si trova nel browser in uso. Chi utilizza un PC Windows potrà ricaricare la pagina usando il tasto funzione f5 o la combinazione di tasti Ctrl+R nella schermata aperta della pagina web, mentre chi usa un Mac usando la combinazione Cmd+R.
Verificare che il sito è inattivo per altri utenti. Se ricaricando la pagina si sperimenta sempre lo stesso errore 502, ci si potrà rivolgere ad altri utenti per chiedere se abbiano lo stesso problema. Ad esempio,
utilizzando servizi online come Down for Everyone or Just Me o IsItDownRightNow, una sorta di community dove gli utenti possono segnalare malfunzionamenti e controllare se il sito presenti un down e sia inaccessibile anche per altri.
Risolvere i problemi del browser. Dopo essersi accertati che il sito non risulta in down, si potrà provare a verificare che il problema dipenda dal proprio browser o da alcune estensioni che vi sono installate. Per farlo, si deve provare ad aprire la pagina web con un browser diverso, a scelta tra Chrome, Firefox, Edge, Safari, Opera, eccetera. Se, cambiando browser, l’errore scompare, allora si possono mettere in atto alcune soluzioni per provare a risolvere il problema.
L’utente potrà svuotare la cache e i cookie, perché potrebbe accadere che il browser principale abbia memorizzato nella cache dei file obsoleti o corrotti, che provocano l’errore 502. Ripulendo cache e cookie, l’errore dovrebbe risolversi.
In caso contrario, bisogna verificare che non siano eventuali plugin o estensioni installati nel browser a provocarlo.
Per farlo, bisogna disabilitare le estensioni e i plugin attivi e ricaricare la pagina. Il consiglio è di procedere disattivando una per volta le estensioni e i plugin, così da accertarsi quale sia la causa del problema.
Riavviare i dispositivi. Se nessuno dei browser permette di visualizzare la pagina web, si potrà provare a riavviare i dispositivi in uso. In alcuni casi si tratta di problemi temporanei dovuti alla comunicazione tra il PC e la rete Wi-Fi di casa, che si risolvono in modo autonomo procedendo al riavvio del PC e/o del modem o router.
Cambiare i server DNS. Quando nessuna delle soluzioni precedenti risolve il problema, non resta che procedere con un tentativo più drastico: cambiare i server DNS, che solitamente sono impostati in modo automatico dal proprio provider di servizi Internet (ISP). Se questa è la causa dell’error 502, è sufficiente impostare manualmente dei server pubblici come Google DNS o OpenDNS per poter visualizzare correttamente la pagina web desiderata.
Fonte Fastweb.it