Errore giudiziario, ergastolana Usa libera dopo 43 anni, ira Pm

Una donna americana di 64 anni, che
nello Stato del Missouri scontava una condanna all’ergastolo per
omicidio, è stata liberata dopo 43 anni dietro alle sbarre dopo
che un giudice ha riconosciuto che è stata vittima di un “palese
errore giudiziario”. Ma il caso di Sandra Hemme ha provocato un
conflitto fra il giudice e il procuratore generale dello Stato,
che si oppone con ogni mezzo al suo rilascio. Nel frattempo, scrive l’Ap, Hemme ha lasciato il
penitenziario di Chillicothe e ha abbracciato la sua famiglia in
un parco e, per la prima, la nipotina che aveva visto solo in
fotografia. Secondo Innocence Project, una organizzazione che
combatte gli errori giudiziari, Sandra Hemme è il detenuto
innocente rimasto in carcere più a lungo nella storia
giudiziaria degli Stati Uniti.
    Il 14 luglio il giudice Ryan Horsman ha stabilito per la
prima volta di avere avuto “prove chiare e convincenti” della “reale innocenza” della donna, che era stata condannata
all’ergastolo nel 1980 con l’accusa di aver ucciso a coltellate
la bibliotecaria Patricia Jeschke a St. Joseph, nel Missouri.
    Nel processo di allora, ha stabilito il giudice Horsman, furono
riportate dichiarazioni sconclusionate della donna alla polizia
quando era stata pesantemente sedata dalla clinica psichiatrica
dov’era detenuta e furono ignorati solidi indizi che puntavano
in direzione di un uomo, un ex agente morto nel 2015, tale
Michael Holman, e altri elementi a discolpa della donna
elaborati dalla Cia e non fatti pervenire all’ufficio del
procuratore.
    Ma l’Attorney General dello Stato, il repubblicano Andrew
Bailey, che punta alla rielezione in agosto e che secondo l’Ap
si oppone in via di principio ai ripensamenti giudiziari, non ne
vuole sapere ed è già riuscito a ritardare il rilascio, evocando
fra l’altro due condanne aggiuntive per violenze, una volta con
un rasoio, commesse da Hemme in carcere, chiedendo alle autorità
carcerarie di opporsi al rilascio.
    Di fronte alla pervicace opposizione in ogni sede del
procuratore generale Bailey, Horsman ha minacciato di citarlo
per disprezzo della corte.
    “E’ stato facile mandare in carcere una persona innocente ed
è molto più difficile di quanto dovrebbe essere farla uscire,
fino al punto di ignorare le disposizioni di una corte”, ha
commentato l’avvocato della donna, Sean O’Brien, che ha
aggiunto; “Non dovrebbe essere così difficile liberare una
persona innocente”.
   

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Fonte Ansa.it

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