Coinvolgere, non annoiare chi si ha di fronte, essere chiari e non fraintendibili, riuscire a convincere delle proprie tesi, eliminare i dubbi e dimostrare le proprie competenze e capacità. Questo e tanto altro significa saper parlare in pubblico. Non tutti sono in grado di farlo poiché ansia e paura sono emozioni estremamente diffuse quando si tratta di public speaking.
Il peggior nemico di un oratore è la paura, che può frenare anche coloro che più padroneggiano l’argomento trattato. Anche gli esperti possono trovarsi in difficoltà, poiché saper informare e saper comunicare sono due abilità differenti. Nel primo caso si trasmettono conoscenze a chi si ha di fronte, nel secondo c’è bisogno di un dialogo e di un ascolto attivo da parte del pubblico, che assume rilevanza.
Una platea, indipendentemente dalla sua ampiezza, può essere l’elemento scatenante di timori e agitazione. Una mancata gestione delle proprie emozioni può avere come conseguenze blocchi, dimenticanze, poca chiarezza nell’esposizione e l’incapacità di saper coinvolgere il pubblico e catturarne l’attenzione.
Imparare a parlare in pubblico è essenziale per chi vuole accedere ad opportunità di crescita e di avanzamenti di carriera. Nel mondo del lavoro è un’abilità ricercata e ritenuta importante dagli esperti di human resource, poiché chi la possiede riesce a trasmettere con sicurezza le proprie idee durante le riunioni, di brainstorming e gli eventi che coinvolgono clienti, consumatori e stakeholder.
I bravi oratori riescono a parlare in maniera efficace in pubblico grazie ad una naturale predisposizione personale o hanno imparato a farlo nel tempo attraverso una profonda preparazione e ad una costante esercitazione. Ci sono alcune regole da seguire, tecniche che possono essere di supporto ed errori da non commettere mai per evitare di perdere l’attenzione degli ascoltatori.
Public Speaking: errori da evitare
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Quando si parla in pubblico si vuole raggiungere uno scopo: convincere delle proprie idee o indurre la platea ad assumere un comportamento o un modo di pensare. Essere padrone dell’argomento non garantisce una buona riuscita del discorso e il raggiungimento degli obiettivi desiderati.
Evitare di commettere degli errori diffusi incrementa l’efficacia del discorso. Occorre imparare a gestire le emozioni per non trasmettere stati d’animo negativi o di diventare troppo ermetici, suscitato un senso di sfiducia nel pubblico.
Saper gestire le proprie emozioni può essere difficoltoso, ma è necessario quando si parla in pubblico. Ansia, paura e timore non devono essere troppo evidenti, poiché trasmettono insicurezza a chi sta ascoltando e diminuiscono l’autorevolezza dell’oratore. Tremori, respirazione accelerata e di una mancato controllo del linguaggio del corpo devono essere evitati.
È necessario non trasmettere tensione, gestire agevolmente eventuali strumenti come il microfono, adottare una posizione sicura, ma non di chiusura. È consigliabile empatizzare con il pubblico, per scongiurare cali di concentrazione e di attenzione.
L’impreparazione è un grave errore da non commettere. L’improvvisazione viene evitata anche da coloro che hanno più esperienza con il public speaking, poiché è spesso causa di discorsi inefficaci. Prima di affrontare un pubblico ampio, occorre prepararsi e individuare tutti gli elementi poco chiari o che potrebbero annoiare chi ascolta.
Chi parla in pubblico deve saper stimolare un ascolto attivo e non dimenticarsi mai di chi ha di fronte. Deve saper cogliere l’umore della platea, sorprendere, emozionare e incoraggiare a fare domande, a sollevare dubbi e a partecipare.
Parlare velocemente può causare difficoltà di comprensione per l’ascoltatore. Si deve gestire bene la voce, cambiare il ritmo a seconda dell’importanza di ciò che si sta dicendo, utilizzare toni diversi e fare delle pause. Quest’ultime sono utili non solo per ricaricare le energie e guardarsi intorno, ma anche per permettere al pubblico di riflettere su ciò che è stato detto.
Un buon oratore deve essere in grado di saper gestire la comunicazione verbale, relativa ai contenuti, e la comunicazione paraverbale, come il tono di voce, e quella non verbale, come la mimica facciale e la postura
Altro errore da evitare assolutamente è quello di leggere il discorso, poiché si perde il rapporto con la platea, che si sentirebbe meno coinvolta. Se i fogli scritti e le letture sono esclusi, si possono invece utilizzare dei supporti utili sia a chi ascolta che a chi espone. Si tratta, ad esempio, di slide, grafiche, tabelle o brochure per permettere agli ascoltatori di non perdere la concentrazione.
Public Speaking: come combattere l’ansia
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La paura del giudizio, l’insicurezza e l’ansia possono rendere impossibile parlare in pubblico anche a coloro che sono più espansivi e socievoli. La tensione si può combattere con alcune tecniche e alcuni consigli che permettono di gestire al meglio il proprio stato d’animo.
Conoscere gli spazi in cui si parlerà permetterà di prendere confidenza dell’ambiente già prima dell’evento. È bene individuare, tra i presenti, una persona ritenuta rassicurante e volgere a lei lo sguardo nei momenti di difficoltà.
La preparazione è essenziale. Il discorso va scritto con largo anticipo e ripetuto più volte, preferibilmente di fronte ad uno specchio per poter controllare le espressioni facciali e i movimenti del corpo. Registrandosi, sarà possibile individuare i passaggi più difficili e quelli da rendere più chiari, dove inserire le pause e dove cambiare ritmo o tono della voce.
Public Speaking: gli esercizi di respirazione
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Per calmarsi, possono essere svolti degli esercizi di respirazione quotidianamente. Si tratta di piccole azioni, che richiedono poco tempo, ma che sono essenziali per imparare a controllare anche questo aspetto essenziali nella comunicazione verso un pubblico ampio.
Gli esercizi di respirazione, se svolti prima di affrontare la platea, favoriscono il rilassamento ed evitano di andare incontro a fiato corto e dimenticanze che renderebbero evidente uno stato d’animo poco sereno dell’oratore.
Per saperne di più: Cos’è il Public Speaking e come migliorarlo
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Fonte Fastweb.it