Eruzione Canarie: oggi è un mese di attività del vulcano

(ANSA) – MADRID, 19 OTT – Domenica 19 settembre iniziava
l’eruzione del vulcano di Cumbre Vieja a La Palma, una delle
isole Canarie: a un mese di distanza, l’attività vulcanica non
dà cenni di esaurimento, senza aver finora provocato vittime.
    Nel frattempo, le colate di lava hanno sepolto oltre 811
ettari di terreno e distrutto quasi 2.000 costruzioni, tra le
quali ci sono centinaia di case, obbligando circa 7.000 persone
a vivere da sfollate e devastando decine di campi coltivati.
    Circa 4.500 bambini e ragazzi sono potuti tornare a scuola solo
ieri dopo circa 30 giorni di stop delle lezioni. Una parte,
tuttavia, da oggi è costretta di nuovo a rimanere a casa fino a
nuovo avviso per la vicinanza di una colata di lava che potrebbe
finire in mare provocando emissioni di gas pericolosi, hanno
reso noto le autorità.
    Inoltre, nel corso di questo mese d’eruzione le emissioni di
cenere e gas del vulcano hanno più volte spinto le autorità a
ordinare periodi di lock-down temporaneo in alcune aree
dell’isola per evitare esposizioni della popolazione a possibili
problemi per la salute, in particolare per quanto riguarda le
persone più fragili. E l’operatività dell’aeroporto di La Palma
si è vista più volte compromessa proprio per la presenza di nubi
di cenere in sospensione.
    Intanto, il fenomeno vulcanico continua a essere studiato da
esperti locali e internazionali. Secondo le ultime indicazioni
scientifiche, “il vulcano si è stabilizzato, ma questo non
significa che la fine dell’eruzione sia vicina”, ha spiegato il
presidente delle Canarie Ángel Víctor Torres in un’intervista
concessa alla televisione pubblica spagnola Tve. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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