Più breve ma più frequente. E’ la
nuova tipologia di vacanza che gli italiani mostrano di
prediligere per questa estate secondo l’indagine di
Federalberghi. Sono 36 milioni gli italiani che prevedono di
mettersi in viaggio. Il 90% rimarrà in Italia e il resto andrà
all’estero, principalmente al mare non lontano dall’Italia. Un
terzo dei vacanzieri, tuttavia, ha già programmato di fare più
di un periodo di ferie oltre quello principale in estate: 3,6
milioni replicheranno almeno una volta, 3,1 milioni si
muoveranno per 2 volte e 1,7 milioni faranno 3 periodi di
vacanza. Uno scenario che produrrà un giro di affari di 40,6
miliardi.
“E’ sempre interessante accorgersi, grazie ai numeri, dei
cambiamenti in atto” commenta il presidente di Federalberghi,
Bernabò Bocca, commentando a caldo i dati dell’indagine. “A
fronte di un anno difficile, in cui eventi atmosferici
calamitosi come alluvioni e siccità hanno messo in ginocchio
regioni intere, malgrado il dissesto che i conflitti
internazionali in atto potrebbero creare ai flussi turistici, a
dispetto di tutto ciò notiamo che il comparto mostra una certa
tenuta” aggiunge.
“Nove italiani su dieci vogliono restare nel Belpaese – prosegue
Bocca – E per noi constatarlo è un bene. Ma si conferma anche la
nuova tendenza, già in atto da tempo, a suddividere in più
segmenti le ferie estive. Questo raccorciare i tempi consente
paradossalmente di replicare la partenza spalmandola in periodi
diversi, avendo così l’opportunità di visitare nuove località”.
“Resta il nodo – aggiunge il presidente di Federalberghi – di
quel 54% di concittadini che non hanno potuto programmare una
vacanza per via della mancanza di liquidità”.
I flussi vedono circa 15 milioni di vacanzieri in giugno, 16
milioni a luglio, 18,4 milioni ad agosto e 4,6 milioni in
settembre. Agosto si conferma dunque, nella visione degli
italiani, il mese leader per programmare una vacanza.
L’Italia resta decisamente la meta preferita: 9 italiani su 10 – l’89,8% – sceglieranno di restare nel Belpaese mentre il 10,2%
sceglierà mete estere, prediligendo il mare in paesi esteri
vicino all’Italia (57,5%), le grandi capitali europee (16,2%) e
le crociere (9,4%). Tra le regioni più gettonate nello Stivale
vi saranno: Toscana, Emilia Romagna, Sicilia, Puglia, Campania,
Trentino Alto Adige e Sardegna. L’80,7% opterà per il mare, il
13,1% prediligerà montagna, laghi e località termali mentre il
restante 3,3% sceglierà località d’arte e cultura.
La vacanza principale durerà in media 10,3 giorni e costerà
nel suo complesso (includendo viaggio, vitto alloggio e
divertimenti) 886 a persona (circa 86 euro al giorno). Le
ulteriori vacanze sono più contenute dal punto di vista della
durata: in media 4,8 giorni per un costo complessivo di 473 euro
(98 euro al giorno). Il volume di affari sarà di 40,6 miliardi.
Giugno contribuirà per circa 10 miliardi, luglio per 12,1
miliardi, agosto per 16,5 miliardi e settembre per 2 miliardi.
La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della
filiera turistica. Il 27,3% del budget di chi va in vacanza è
destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 27,9,% al
pernottamento, il 20,4% alle spese di viaggio, il 10,4% allo
shopping e il 14% per tutte le altre spese (divertimenti,
escursioni e gite).
Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per
trascorrere le vacanze, dopo la casa di parenti e amici (28,5%)
vi è a stretto giro la preferenza per l’albergo (27,2%). A
seguire la casa di proprietà (12,8%), i Bed and Breakfast
(6,9%), gli affitti brevi (5,6%), i residence (5,2%), i villaggi
turistici (5,1%) e il campeggio (3,7%).
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Fonte Ansa.it