Estradato in Cile accusato dell’assassinio di Victor Jara

Un ex soldato, accusato
di aver torturato e ucciso il cantautore cileno Victor Jara 50
anni fa, è stato estradato in Cile dagli Stati Uniti. Pedro
Barrientos, 75 anni, è arrivato all’aeroporto della capitale
Santiago a bordo di un volo proveniente da Miami, ha confermato
la polizia. All’aeroporto è stato accolto al grido di “Assassino, assassino!” L’ex soldato, che viveva negli Stati Uniti dal 1989, da dove
era stato espulso, ha perso la cittadinanza americana a luglio
dopo che un tribunale aveva stabilito che aveva nascosto
informazioni relative al suo servizio militare. È ricercato dal
2013 dalla giustizia cilena, che lo accusa di essere uno degli
assassini di Victor Jara all’inizio della dittatura di Augusto
Pinochet.
    Membro del Partito Comunista Cileno e fervente sostenitore
del presidente Salvador Allende, rovesciato da Pinochet, Victor
Jara fu tra i prigionieri trasferiti nello stadio che oggi porta
il suo nome. Lì fu interrogato, torturato, ucciso e il suo corpo
fu trovato crivellato da 44 proiettili. Arrivato a Santiago, Barrientos è stato trasferito in
elicottero in una zona militare nella zona est della capitale,
dove sarà detenuto e interrogato dal giudice Guillermo de la
Barra.
    Il 28 agosto, altri sette soldati in pensione sono stati
condannati da otto a 15 anni di prigione per l’assassinio di
Victor Jara. Uno di loro, di 85 anni, si è suicidato in agosto
poco prima della sua incarcerazione. In un’intervista all’Afp,
l’unica figlia di Victor Jara, Amanda, ha parlato di una “strada
molto lunga” percorsa prima di ottenere giustizia. “Ma non ha
condizionato la nostra vita. E’ un bene che il processo sia
finito”.
   

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Fonte Ansa.it

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