(ANSA) – GINEVRA, 03 NOV – “Il conflitto del Tigrè è
caratterizzato da un’estrema brutalità. La gravità delle
violazioni e degli abusi che abbiamo documentato sottolineano la
necessità di ritenere gli autori di tutte le parti
responsabili”, ha affermato Michelle Bachelet, Alto Commissario
delle Nazioni Unite per i diritti umani, commentando oggi a
Ginevra un rapporto di un’indagine congiunta della Commissione
etiope per i diritti umani e dell’Ufficio delle Nazioni Unite
per i diritti umani che evidenzia possibili crimini di guerra e
contro l’umanità nella regione etiope del Tigrè.
“Poiché il conflitto si è intensificato, con i civili presi
in trappola, è fondamentale che tutte le parti prestino
attenzione ai ripetuti appelli per porre fine alle ostilità e
cerchino un cessate il fuoco duraturo”, ha affermato Bachelet.
Il rapporto esamina l’impatto devastante che il conflitto ha
avuto sui civili. Il Joint Investigation Team descrive in
dettaglio una serie di violazioni e abusi, tra cui omicidi
illegali ed esecuzioni extragiudiziali, tortura, violenza
sessuale e di genere, violazioni contro i rifugiati e
sfollamento forzato di civili.
Il rapporto copre il periodo dal 3 novembre 2020, quando è
iniziato il conflitto armato, fino al 28 giugno 2021, quando il
governo etiope ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale. Gli autori dell’indagine congiunta rivelano che vi “sono
ragionevoli motivi per ritenere che tutte le parti in conflitto
nel Tigrè abbiano, in varia misura, commesso violazioni dei
diritti umani internazionali, umanitari e diritto dei rifugiati,
alcune delle quali possono costituire crimini di guerra e
crimini contro l’umanità”. (ANSA).
Fonte Ansa.it