Secondo i residenti, combattenti
locali hanno preso il controllo di tre città nella regione
etiope dell’Amhara, dove l’aumento degli scontri con l’esercito
aveva spinto ieri il governo federale a dichiarare lo “stato di
emergenza” nella settentrionale regione dell’Etiopia.
Questi nuovi scontri nel secondo Paese più popoloso
dell’Africa arrivano solo nove mesi dopo la fine di un
devastante conflitto nella vicina regione del Tigrè, che ha
coinvolto anche combattenti Amhara.
A Lalibela, patrimonio dell’umanità dell’Unesco per le sue
chiese scavate nella roccia, la milizia locale Fona ha preso il
controllo della città e del suo aeroporto all’inizio della
settimana. Sabato i negozi erano aperti, ma le strade erano in
gran parte deserte, ha segnalato un residente.
L’atmosfera era tesa anche nelle città di Gondar e Dessie,
hanno riferito i residenti. Le autorità etiopi hanno intanto effettuato una serie di
arresti nella regione di Amhara: lo ha annunciato il servizio di
comunicazione del governo sostenendo che si sta “aggravando la
crisi di sicurezza”. Secondo il decreto che ha imposto lo stato
di emergenza nella regione dell’Amhara, chiunque venga sorpreso
a violarne le disposizioni rischia “una pena detentiva da tre a
dieci anni”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte Ansa.it