Un’attività stromboliana è stata
registrata dall’Ingv di Catania, attraverso immagini del sistema
di videosorveglianza, al cratere Voragine dell’Etna. Le
osservazioni degli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica
e vulcanologia, Osservatorio etneo, sono fortemente limitate a
causa della copertura nuvolosa presente sull’area sommitale. Il
modello previsionale di dispersione dell’eventuale nube
vulcanica indica la direzione Sud-Est.
Una sequenza di eventi sismici e infrasonici, associati ad
attività esplosiva è stata registrata per circa 15 minuti, dalle
13.44 alle 14.00 circa. Gli eventi maggiormente energetici sono
stati registrati alle 13.54. Un repentino incremento
dell’ampiezza media del tremore ha accompagnato questa
fenomenologia, raggiungendo valori alti e successivamente, alla
fine del fenomeno, si è osservata una tendenza al rientro dei
parametri sui valori precedenti (medio-bassi).
Il centroide delle sorgenti del tremore risulta localizzato
in un’area compresa tra il cratere Voragine e quello di Sud Est,
a una quota di circa 2.800 metri sopra il livello del mare. Gli
eventi infrasonici risultano localizzati al cratere Voragine.
I segnali delle reti di monitoraggio delle deformazioni Gnss
e clinometrica non mostrano variazioni significative.
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Fonte Ansa.it