Europa digitale, il piano dlel’UE per l’innovazione digitale

Magari si arriva un po’ in ritardo, ma l’importante è partire con lo spirito – e il budget – giusto. Deve essere vista con questa chiave di lettura la decisione dell’Unione Europa di investire quasi 10 miliardi di euro – 9,2 miliardi per la precisione – tra il 2021 e il 2027 in un piano di sviluppo in alcuni dei settori più promettenti nel campo dell’innovazione digitale. Chiamato Europa digitale, il piano di investimenti presentato dall’UE tra fine maggio e inizio giugno 2018, si concentra in particolare su cinque settori: calcolo ad alte prestazioni, intelligenza artificiale, cybersicurezza, competenze digitali e uso delle tecnologie digitali nell’economia e nella società.Nello specifico, l’iniziativa dell’Unione Europea deve essere inserita in un quadro di forte competizione di con le altre superpotenze mondiali, con Cina e Stati Uniti da tempo in prima fila – e all’avanguardia – tanto nel campo dei supercomputer (e, quindi, del calcolo ad alte prestazioni) quanto in quello dell’intelligenza artificiale. I Paesi membri dell’UE, dunque, proveranno a mettersi al pari delle altre potenze mondiale, così da giocare un ruolo di rilievo nel campo dell’innovazione digitale.Gli investimenti europei in supercomputerIl settore che maggiormente beneficerà dei 9 miliardi (circa) di investimenti che l’Unione Europea ha destinato al piano Europa Digitale sarà quello del calcolo ad alte prestazioni. I supercomputer, infatti, saranno fondamentali per lo sviluppo di svariati settori. Dall’analisi dei big data – e dalla possibilità di poterli analizzare, ovviamente – dipenderanno sviluppi e successi in mercati chiave come quello della privacy e del trattamento dati (vedi il GDPR), dell’assistenza sanitaria, della cybersecurity, delle energie rinnovabili e della sicurezza delle auto connesse.  Gli investimenti previsti in questo settore – 2,7 miliardi di euro – serviranno a realizzare un’infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni che, entro il 2022/2023, sia in grado di assicurare una capacità di calcolo di un miliardo di miliardi di operazioni ogni secondo. Del capitale disponibile per gli investimenti, ovviamente, non beneficeranno solamente enti pubblici o grandi corporation, ma saranno dedicati anche a PMI e startup innovative, pronte a farsi valere in un settore particolarmente competitivo.Gli investimenti europei in intelligenza artificialeUno dei settori più importanti per lo sviluppo dell’innovazione digitale è, senza ombra di dubbio, quello dell’intelligenza artificiale. Non deve stupire, dunque, l’intenzione dell’Unione Europea di investirci su 2,5 miliardi di euro nel periodo che va dal 2021 al 2027. L’obiettivo è quello di contribuire a diffondere l’intelligenza artificiale nell’economia e nella società europea attraverso un accesso ottimizzato a infrastrutture hardware e software per testare o utilizzare soluzioni a intelligenza artificiale. Intelligenza artificiale Per questo motivo sarà fondamentale la creazione e lo sviluppo di database comuni composti da algoritmi di intelligenza artificiale, ai quali aziende e istituzioni pubbliche possano accedere liberamente per individuare le soluzioni più adatte alle loro esigenze.Gli investimenti europei in sicurezza informatica Sicurezza informatica Per evitare di finire nuovamente nel centro del mirino degli hacker – chi non ricorda, a distanza di tempo, il caos generato nel settore pubblico e privato dal ransomware WannaCry? – l’Unione Europea ha deciso di dedicare ben 2 miliardi di euro allo sviluppo e alla ricerca di soluzioni di cybersecurity avanzate ed efficienti. Le misure che saranno sviluppate dovranno poter essere utilizzate anche dagli Stati Membri, che potranno così mettere al riparo da tentativi d’attacco di stati stranieri i processi democratici che portano all’elezione dei loro leader.Gli investimenti europei per la trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioniAffinché sia possibile ottenere i risultati sperati nei vari settori del progetto Europa Digitale, sarà fondamentale che le pubbliche amministrazioni, tanto nazionali quanto locali, siano in grado di fornire ai cittadini servizi digitali al passo con i tempi. Vanno visti in questa ottica gli 1,3 miliardi destinati alla trasformazione digitale delle PA che, sfruttando il lavoro di ricerca e sviluppo portato avanti dalle PMI innovative dell’Unione Europea, dovranno riuscire a creare servizi interoperabili a livello continentale. Trasformazione digitale Gli investimenti per le competenze digitaliAllo stesso modo, la formazione digitale rivestirà un ruolo di primaria importanza nei piani futuri dell’Unione Europea. Per questo motivo saranno investiti 700 milioni di euro tra il 2021 e il 2027 per assicurare che i lavoratori – e i futuri lavoratori – acquisiscano le adeguate competenze digitali “con corsi di formazione a breve e lungo termine e con tirocini sul posto di lavoro, indipendentemente dal loro Stato membro di residenza”.24 luglio 2018

Fonte Fastweb.it

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