(ANSA) – ROMA, 14 DIC – Giubileo 2025 ed Expo 2030. Passa per
queste due tappe la sfida che Roma affronterà nei prossimi anni
per trasformarsi in una città più moderna, accogliente e
sostenibile. L’impegno per disegnare il nuovo volto della
Capitale d’Italia coinvolge vari livelli di governo. In
mattinata il premier Mario Draghi presiede una riunione sulla
governance dell’Anno Santo e indica Roberto Gualtieri come
commissario. Poche ore dopo, lo stesso sindaco – insieme al
ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al presidente del comitato
promotore Giampiero Massolo – presenta al Bureau des Exposition
la candidatura della Città Eterna ad ospitare, tra nove anni,
l’Esposizione Universale. Nel corso dell’incontro a Palazzo
Chigi sul Giubileo viene decisa l’istituzione di una società
pubblica appaltante e di un comitato di controllo composto da
rappresentanti del Governo, della Santa Sede, Regione Lazio e
del Campidoglio. Gualtieri ringrazia Draghi, si dice “onorato di
questo attestato di stima” e promette: “Lavoreremo senza sosta”.
Proprio l’Anno Santo del 2025 è una delle leve che dovrebbero
portare la Capitale ad aggiudicarsi Expo: il Giubileo – é la
tesi – si trasformerà in un’opportunità per migliorare le
infrastrutture, servizi e capacità ricettiva. Tutte variabili
che potranno tornare utili dopo cinque anni, quel “magnifico fil
rouge” rimarcato dall’ambasciatore Massolo. È lui a spiegare al
Bie come la Capitale, “per sua natura”, sia il “palcoscenico
ideale” per l’esposizione del 2030 e a svelare il titolo del
progetto: “Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione
ed innovazione'”. L’evento, come ricorda Di Maio, dovrebbe
svolgersi dal 25 aprile al 25 ottobre del 2030. Nel video
realizzato per accompagnare la presentazione la voce in
sottofondo promette: “Il mio nome è Roma e sono pronta a
nascere di nuovo”. (ANSA).
Fonte Ansa.it