Falsi certificati Covid, per la polizia Bolsonaro è colpevole

L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato incriminato
dalla polizia federale del Brasile per associazione a delinquere
e inserimento di dati falsi nel sistema informativo del
ministero della Salute, nell’ambito dell’indagine sulla
falsificazione dei certificati di vaccinazione Covid.
    Tra gli incriminati – 16 in tutto – ci sono anche il tenente
colonnello Mauro Cid, ex aiutante di campo di Bolsonaro e oggi
collaboratore di giustizia, e il deputato federale Gutemberg
Reis.
    La parola ora passa la procura, per decidere sulla richiesta
di rinvio a giudizio dell’ex capo dello Stato davanti alla Corte
suprema.
    Nel corso delle indagini sono stati arrestati sei ex
collaboratori di Bolsonaro.
    Secondo la ricostruzione, a dicembre 2022 nel sistema del
ministero della Salute erano stati inseriti i dati – ritenuti
falsi – necessari per l’emissione dei certificati di
vaccinazione per Bolsonaro e per la figlia, per viaggiare negli
Stati Uniti, dove all’epoca era richiesto il documento.
    Risultava così che Bolsonaro avesse assunto la prima dose il 13
agosto del 2022 e la seconda il 14 ottobre, in un centro
municipale della città di Duque di Caxias, stato di Rio de
Janeiro. L’ex capo dello Stato ha invece sempre dichiarato
pubblicamente di non essere vaccinato e di non volerlo essere.
   
   

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Fonte Ansa.it

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