Famiglia travolta, tra ipotesi anche l’investimento volontario

(ANSA) – SANTO STEFANO DI CADORE (BELLUNO), 08 LUG –
Viaggiava ad almeno 70 chilometri l’ora, in un punto in cui il
limite è di 50, Angelika Hutter, l’automobilista tedesca 32enne
che giovedì scorso ha ucciso tre persone, tra cui un bimbo di
due anni, a Santo Stefano di Cadore, falciandole con la propria
vettura. E’ quanto conferma il video acquisito dai Carabinieri
di Belluno da un autofficina che mostra l’Audi nera sfrecciare a
velocità palesemente forte in un tratto rettilineo alcuni
secondi prima del terribile impatto. L’esercizio è quello di
Silvano Da Rin, che assieme al comandante dei Carabinieri della
stazione locale è stato il primo a trovarsi davanti la scena
dell’investimento.
    I militari hanno anche raccolto le parole di un testimone che
ha visto la donna litigare furiosamente con una persona, salire
in macchina e ripartire sgommando pochi attimi prima del tragico
epilogo. Una delle ipotesi che non viene esclusa è che
l’investimento della famigliola di Favaro Veneto (Venezia) possa
essere stato deliberato, frutto di una rabbia incontrollata. Ad
avvalorare questa tesi la mancanza di qualsiasi segno di
frenata, il fatto che in quel punto la strada fosse rettilinea e
che i militari, che anche oggi hanno compiuto un sopralluogo per
ulteriori verifiche, non abbiamo accertato alcun segno di
sbandata prima del punto di impatto. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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