È stata siglata al ministero della
Cultura l’ipotesi di contratto collettivo per le Fondazioni
Lirico Sinfoniche per il triennio 2019-2021. L’ intesa è stata
raggiunta tra Anfols, assistita da Aran, e Slc Cgil, Fistel Cisl
e Uilcom Uil.
Il riconoscimento economico prevede una quota di una tantum per
il 2019/2021 e un
aumento dei minimi tabellari del 4%, che recupera il calcolo
inflattivo di quel triennio.
Le parti contraenti hanno già inteso di proseguire la
contrattazione per il rinnovo del contratto collettivo nazionale
del 2022/2024, che entrerà anche nel merito della parte
normativa, oltre a quella
economica.
Intanto l’ipotesi di contratto sottoscritta andrà ora
sottoposta all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori
delle 12 Fondazioni Lirico Sinfoniche e quindi al vaglio del Mef
e della Corte dei Conti per la definitiva validazione.
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil esprimono soddisfazione per il
risultato raggiunto nella ripresa di una regolamentazione
collettiva nazionale, che deve identificare il “giusto
riconoscimento dell’alto valore delle figure professionali” del
settore.
“Dopo venti anni di grave assenza dall’ultimo contratto
siglato, con questa intesa si può finalmente riattivare un
percorso ordinario, nelle dinamiche dei rinnovi dei contratti
del pubblico impiego” commentano le organizzazioni di
rappresentanza dei lavoratori che esprimono “particolare
apprezzamento per il ruolo svolto dal sottosegretario
Gianmarco Mazzi, che ha sostenuto con impegno il lungo percorso
negoziale, e che ha ribadito l’impegno del Ministero a mantenere
il proprio ruolo attivo nel processo in corso”.
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Fonte Ansa.it