(ANSA) – ROMA, 23 OTT – Solo il 3,6% dei comuni (279 su 7,656) ha partecipato con la propria attività al contrasto
all’evasione fiscale nel 2020 fronte dei 387 dell’anno
precedente. Lo si legge in uno studio della Uil appena
pubblicato nel quale si sottolinea che nel complesso nel 2020 le somme spettanti ai comuni per la partecipazione all’attività
di accertamento fiscale e contributivo per l’anno 2020 sono
ammontate a 6,5 milioni di euro in diminuzione del 16,5%
rispetto all’anno precedente. Sono esclusi dall’analisi i Comuni
ubicati in Trentino-Alto Adige che hanno una loro specifica
legislazione. Tra tutti i Comuni che hanno attivato lo scorso
anno l’attività di contrasto all’evasione fiscale vi sono 54
Città capoluogo di provincia. Il comune più virtuoso è san
Giovanni in Persiceto con quasi un milione mentre Roma ha
incassato solo 82mila euro. A livello di singoli Comuni – spiega la segretaria
confederale Ivana Veronese – il Comune di San Giovanni in
Persiceto (BO), lo scorso anno, ha recuperato 912 mila euro;
segue la Città di Genova che ha incassato 473 mila euro; Torino
404 mila euro; Milano 350 mila euro; Bologna 310 mila euro;
Prato 236 mila euro; Brescia 225 mila euro; Bergamo 188 mila
euro; Modena 185 mila euro; Rimini 167 mila euro. Mentre se si
analizza il dato riferito alle Città metropolitane, oltre alle
già citate Genova, Torino, Milano e Bologna – continua –
Firenze e Roma hanno incassato solo 82 mila euro; Venezia 56
mila euro; Napoli 21 mila euro; Reggio Calabria 18 mila euro;
Messina 3.679 euro; Palermo 2.116 euro; Catania 1.479 euro; Bari
e Cagliari non hanno recuperato nulla. (ANSA).
Fonte Ansa.it