(ANSA) – ROMA, 12 MAR – “Il fattore tempo, che in tutti i
settori dell’ordinamento giudiziario è una condizione
fondamentale per garantire la certezza del diritto, assume nel
settore tributario una rilevanza particolare. Dall’affidabilità
ed efficienza del sistema della giustizia tributaria dipende la
possibilità di garantire l’effettiva tutela del contribuente,
che è uno dei pilastri del nostro sistema impositivo oltreché un
bene di grande valore economico. Garantire una risoluzione più
rapida possibile delle liti fiscali crea infatti certezza e
fiducia negli operatori del mercato e questo contribuisce a
rendere più competitiva l’economia italiana”. L’ha detto la
presidente del Senato Elisabetta Casellati, intervenendo
all’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario in corso a
Palazzo Giustiniani.
“Purtroppo, il procedimento di definizione delle liti
fiscali, che pure è mediamente più rapido rispetto a quello di
altre giurisdizioni, registra in Cassazione una grave ‘crisi
dell’arretrato’. Sono circa 55.000 i ricorsi tributari pendenti
presso la Cassazione e i tempi di giacenza sono in media di 4
anni – ha sottolineato ricordando che “gli sforzi compiuti dalla
Corte suprema nel 2019 per smaltire il contenzioso sono stati in
parte vanificati dal rallentamento dell’attività giurisdizionale
dovuto all’emergenza epidemiologica”. Da qui “l’appello a una
riforma organica del processo. Sono attualmente all’esame della
commissione Giustizia del Senato alcuni disegni di legge in
materia – ha aggiunto la presidente – Non voglio entrare nel
merito del dibattito, ma mi domando se le cause dell’arretrato
fiscale siano legate esclusivamente a problemi strutturali del
rito tributario ovvero se già oggi, a legislazione vigente, si
possa fare qualcosa per migliorare la situazione. Penso ad
esempio alla capacità di autoriformarsi, di cui la giustizia
tributaria ha dato prova telematizzando il processo tributario
in tempi rapidissimi rispetto ad altri settori dell’ordinamento
giudiziario”. (ANSA).
Fonte Ansa.it