Contrazione dei flussi turistici in
Italia per l’imminente stagione invernale. Secondo le stime
dell’istituto Demoskopika che l’ANSA pubblica in anteprima sono
previsti poco più di 23,2 milioni di arrivi e quasi 72 milioni
di presenze, con una flessione rispettivamente pari al 6,1% e
allo 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,
segnato da quasi 25 milioni di arrivi e poco meno di 72,2
milioni di pernottamenti. A pesare sull’andamento al ribasso
degli arrivi solo la componente italiana: 13,5 milioni di arrivi
(-10,4% rispetto allo stesso periodo del 2022-23) a fronte di
una crescita dello 0,5% degli stranieri. Sul versante delle
presenze, invece, il contributo alla decrescita, seppur molto
contenuta, è pressoché identico: 32,6 milioni di presenze
straniere a fronte dei 39,3 milioni di pernottamenti italiani
con una contrazione rispettivamente dell’0,6% e dello 0,3%.
Per la stagione invernale si stima che la dinamica dei prezzi
nel turismo registri una variazione tendenziale in aumento pari
all’1,8% rispetto allo stesso arco temporale precedente
(dicembre 2022-marzo 2023) con un differenziale inflazionistico
pari a un più 1% rispetto alla variazione dell’indice generale
calcolato dall’Istat allo 0,8%. Ciò nonostante la riduzione
congiunturale dell’indice dei prezzi al consumo turistico (da
123,7 di agosto 2023 a 118,3 di marzo 2024). Un andamento che
tendenzialmente non può che ripercuotersi anche sulla spesa
turistica con una contrazione di 7,8 punti percentuali, pari a
oltre 1,3 miliardi di euro. A novembre del 2023, l’andamento in
crescita su base tendenziale dell’indice generale dei prezzi al
consumo Nic (per l’intera collettività nazionale) per il settore
turistico italiano si deve prevalentemente all’incremento dei
prezzi dei voli nazionali (+29%), dei pacchetti vacanza (19,9%),
dei servizi di alloggio (+8,7%) con in testa gli alberghi
(+9,3%) e del trasporto ferroviario (+8%)
Se a livello complessivo, l’Italia presenta un equilibrio tra
quota italiana (51,4%) e quota estera (48,6%) degli arrivi
turistici, oltre il 60% di turisti provenienti dall’estero è
mediamente concentrato prevalentemente in sole 6 realtà
regionali su 20 con in vetta Veneto e Lazio.
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Fonte Ansa.it