(ANSA) – NEW YORK, 14 APR – L’economia mondiale chiuderà il 2020 in recessione, con una contrazione del Pil globale del 3%.
A fare i conti sull’impatto della pandemia da coronavirus è il Fondo monetario internazionale che vede nero soprattutto per l’Italia, superata in peggio solo dalla Grecia. L’economia italiana si contrarrà quest’anno del 9,1% a causa dell’emergenza Covid 19 dopo essere cresciuta dello 0,3% nel 2019. Nel 2021 ci sarà una ripresa, ma parziale, con il Pil in aumento del 4,8%.
Rispetto a gennaio 2020, le previsioni per l’Italia nel 2020 sono state riviste al ribasso del 9,6% (erano a +0,5%), mentre quelle per il 2021 sono state alzate del 4,1%.
Per Eurolandia il Fmi prevede un calo del Pil nel 2020 del 7,5% con un rimbalzo del 4,7% nel 2021. Per la Germania e la Francia le previsioni indicano rispettivamente contrazioni quest’anno del 7,0% e del 7,2%. Il 2021 sarà per entrambi i Paesi l’anno della ripresa con la locomotiva tedesca che segnerà una crescita del 5,2%, mentre la Francia del 4,5%.
Fonte Ansa.it