“Ci sia consentito dire una cosa agli
alleati: nel programma di governo non c’è questo argomento e non
c’è neanche nei singoli programmi dei partiti. Gli elettori
hanno votato un programma: è legittimo discutere di questioni
esterne al programma, ma c’è il fondato dubbio che questo sia un
argomento speculare dell’opposizione per creare confusione nella
maggioranza”. Lo dice ad Agorà su Rai tre il capogruppo di
Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti,
parlando di Ius soli e ius scholae.
“Sullo ius soli è bene ricordare come lo stesso Riccardi,
allora ministro del governo Monti, ha svelato come tale
argomento sia stato accuratamente evitato dalla sinistra al
governo perché secondo alcuni esponenti del Pd avrebbe fatto
perdere voti – spiega Foti ad Agorà -. Nelle due legislature
precedenti lo ius culturae venne approvato alla Camera nel 2015
e poi nel 2017 venne affossato in Senato. Nella passata
legislatura, invece, iniziò la discussione sullo ius scholae
alla Camera che si arenò con la rottura frontale della
maggioranza che sosteneva il governo Draghi”. “La declinazione
dello ius scholae del PD vede tre proposte una diversa
dall’altra, di cui non è mai stata richiesta calendarizzazione –
conclude il capogruppo Fdi alla Camera -. Non c’è un terreno
chiaro su come l’opposizione voglia affrontare il tema”.
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Fonte Ansa.it