(ANSA) – TORINO, 29 DIC – È stata costretta per mesi a
inviare foto e video intimi. Materiale pedopornografico che il ‘fidanzatino’ virtuale minacciava di far girare in rete se lei
non ne avesse mandato altro. Vittima di questo incubo una minore
residente nel Torinese, che aveva conosciuto sui social il suo
ricattatore, apparentemente suo coetaneo, salvata dal padre che
ha scoperto il ricatto e ha raccontato tutto alla polizia. Il ‘fidanzatino’ è stato denunciato per produzione e cessione di
materiale pedopornografico; nel corso delle perquisizioni,
eseguite in tutta Italia, sono state sequestrate circa trecento
immagini dal contenuto pedopornografico.
Dopo aver conquistato la fiducia della ragazzina, il ‘fidanzatino’, che la giovane non ha mai conosciuto
personalmente, manipolandola psicologicamente è riuscito a farsi
spedire foto e filmati particolari girati con il cellulare dalla
stessa vittima. Immagini che si è detto pronto a rendere
pubblici, se la giovane non avesse continuato a mandargli altro
materiale.
A scoprire il ricatto è stato il padre della ragazza che,
controllando l’account social della figlia, si è accorto di
quelle richieste. Inutile il tentativo di provare a fermarlo con
dialogo, il genitore si è così rivolto al commissariato di
Rivoli.
Il lavoro degli agenti, coordinati dalla Procura dei Minori
del Tribunale di Torino, è “stato complesso visto le fitte
maglie della rete informatica, costellata di barriere giuridiche
fatte di ‘account’ e ‘file log'”, spiega la Questura di Torino.
Ma dopo mesi di lavoro gli investigatori sono riusciti a dare un
nome e un volto al ‘fidanzatino’, che è stato denunciato.
(ANSA).
Fonte Ansa.it