Scontri tra manifestanti e
polizia, con barricate, incendi di spazzatura, danneggiamenti,
lanci di oggetti e lacrimogeni hanno contrassegnato una
manifestazione contro i grandi bacini idrici a La Rochelle, in
Francia.
Due cortei erano stati organizzati per ieri a Vienne e per
oggi a La Rochelle per protestare contro la realizzazione dei
cosiddetti ‘mega bacini’ idrici che, secondo i promotori, di
fatto privatizzerebbero in buona parte l’uso dell’acqua
sottraendola ai cittadini per metterla a disposizione delle
aziende agricole.
Secondo gli organizzatori, circa 10.000 persone – la metà
secondo una fonte della polizia – hanno partecipato alla
manifestazione, svolta sotto uno stretto cordone di polizia che
già si attendeva la presenza di “diverse centinaia di individui
radicali”. Di primo mattino, circa 200 manifestanti sono entrati
di sorpresa nel terminal agroindustriale del porto di La
Pallice, da cui sono stati allontanati pacificamente dai
gendarmi. Ma il porto commerciale è rimasto l’obiettivo dei due
cortei partiti all’inizio del pomeriggio dal centro della città,
uno pacifico e l’altro più aggressivo, composto, secondo una
fonte della polizia, da circa 400 ‘black bloc’, che hanno
danneggiato vetrine e fermate degli autobus prima di essere
caricati dai gendarmi con gas lacrimogeni e colpi di manganello.
Secondo un primo rapporto della procura di La Rochelle, un
gendarme è rimasto ustionato e cinque manifestanti sono rimasti
leggermente feriti. Diverse persone sono state arrestate per
insurrezione e oltraggio, tentata intrusione o manifestazione
non autorizzata.
Il governo francese ha annunciato la costruzione di 100 nuovi
bacini in Francia entro la fine dell’anno per garantire un
accesso continuo all’acqua da parte delle aziende agricole. La
Commissione europea sostiene il progetto pur mettendo in guardia
contro qualsiasi “estrazione eccessiva” di acqua dalle falde
acquifere.
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Fonte Ansa.it