Franco Zeffirelli, centenario tra fama e polemiche

(ANSA) – ROMA, 04 FEB – Aveva il destino nel nome Franco
Zeffirelli che il 12 febbraio avrebbe festeggiato cento anni.
    Nato figlio illegittimo del commerciante di stoffe Ottorino
Corsi (imparentato con gli eredi di Leonardo Da Vinci) e della
fiorentina Alaide Garosi Cipriani, il piccolo Gian Franco fu
registrato all’anagrafe con un nome di fantasia, secondo le
leggi dell’epoca (il 1923, primo anno dell’era fascista): la
madre, narrava l’artista, si ispirò agli “zeffiretti”, gli
spiritelli dell’ Idomeneo di Mozart e quei venti malandrini
furono una sorta di segno del destino che, con orgoglio,
Zeffirelli non avrebbe più lasciato anche quando il padre volle
riconoscerlo, a 19 anni. Cresciuto in collegio con autorevoli
precettori come Giorgio La Pira, diplomato all’accademia di
Belle Arti, si mise subito in mostra come scenografo e
costumista di raffinata formazione, tanto da attirare
l’attenzione di Luchino Visconti che lo volle con sé per una
messa in scena di Shakespeare. Nasceva così un sodalizio
artistico e umano che avrebbe segnato tutta la vita del giovane
toscano, che fin dai primi anni ’50, si dimostrò un’autorità nel
mondo del teatro e della lirica, grazie ai numerosi allestimenti
firmati, da scenografo, costumista, regista. A lungo osteggiato
in patria per convinzioni politiche (antifascista ma fieramente
anticomunista) e religiose (cattolico intransigente nonostante
un’omosessualità mai celata), Zeffirelli non ha mai avuto vita
facile in patria, al contrario dei suoi conclamati successi nel
mondo. E’ quindi difficile rileggerne oggi la parabola artistica
senza tener conto dei pregiudizi – ma anche delle critiche
oggettive – che hanno spesso accompagnato il suo lavoro, in
particolare al cinema. Temperamento sanguigno, focoso tifoso
della “sua” Fiorentina, parlamentare e amico personale di Silvio
Berlusconi, Zeffirelli rimane un esemplare rampollo della
migliore toscanità. Il museo che racchiude oggi a Firenze i
tesori della sua collezione e della sua parabola artistica,
rimane un esempio raro di cultura “rinascimentale”. Di lui si
potrebbe dire che “pochi hanno amato l’Italia e la sua cultura
come lui, ancor meno sono stati capaci di essere esaltati e
vituperati quanto lui”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

Calendario Notizie

Maggio 2024
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031