La Guardia di Finanza di Milano, su
delega della Procura, ha sequestrato 284 milioni di euro di
crediti di imposta inesistenti, ritenuti il frutto di una
imponente e articolata frode nell’ambito del cosiddetto Ecobonus
edilizio.
L’indagine, in cui gli indagati sono 8, è coordinata dal pm
Cristian Barilli e dall’aggiunto Eugenio Fusco ed è condotta dal
Nucleo di Polizia Economico Finanziario della Gdf in
collaborazione con la Squadra Reati informatici della stessa
Procura milanese. L’inchiesta è nata prima dell’estate in seguito alla denuncia
presentata alla Guardia di finanza da un noto intermediario
finanziario milanese in quanto vittima di un tentativo di truffa
dopo che aveva trovato inseriti nel proprio cassetto fiscale
crediti di imposta per 50 milioni che mai aveva accettato.
Da qui è partita l’indagine che ha consentito di ricostruire
l’origine delle agevolazioni fiscali maturate e cedute. Secondo
gli accertamenti, i crediti sarebbero stati caricati sul portale
relativo alla cessione dei crediti dell’Agenzia delle Entrate a
fronte di sconti in fattura per un totale di circa 14 mila
interventi di ristrutturazione edilizia, asseritamente eseguiti
da imprese di costruzione di tutta Italia, poi risultate essere
non solo evasori totali, ma anche prive di personale e strutture
per svolgere le attività. Dalle verifiche i lavori non sono mai
avvenuti e i palazzi che avrebbero dovuto essere interessati
inesistenti.
Gli 8 indagati rispondono di accesso abusivo a sistema
informatico, tentata truffa e truffa ai danni dello Stato.
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Fonte Ansa.it