Frontex, +83% gli arrivi nel Mediterraneo centrale nel 2021

(ANSA) – BRUXELLES, 11 GEN – Sono stati quasi 200 mila gli
attraversamenti irregolari delle frontiere europee nel 2021, in
crescita, oltre i livelli pre-covid e a nuovi massimi dal 2017,
con la rotta del Mediterraneo centrale ancora una volta la più
utilizzata verso l’Europa: qui si sono registrati un terzo di
tutti i passaggi di frontiera irregolari, pari a 65.362, con una
crescita dell’83%. Sono i dati comunicati da Frontex. Nel
complesso 196.034 gli ingressi irregolari nell’Ue nel 2021, con
una crescita del 36% dal 2019 e del 57% dal 2020, quando sulla
mobilità globale avevano inciso in particolare le restrizioni
legate al Covid.
    Uno dei fattori che ha definito il 2021, segnala Frontex, è
stato senza dubbio la situazione alle frontiere con la
Bielorussia. Nel corso dell’anno, i siriani sono rimasti la
nazionalità più frequentemente segnalata delle persone rilevate
ad attraversare il confine senza
permesso, seguiti da tunisini, marocchini, algerini e afgani.
    Come nel 2020, le donne hanno continuato a rappresentare meno
di un arrivo su 10, con un calo significativo della loro quota
rispetto al 2019. Sostanzialmente invariata la percentuale di
minori, così come quella dei minori non accompagnati.
    L’aumento degli ingressi nel Mediterraneo centrale riflette
in particolare un maggior numero di arrivi dalle coste libiche,
tunisine e turche, una rotta che ha assunto un ruolo ancora più
importante. I migranti tunisini sono stati più frequentemente
rilevati in questa regione, e il 2021 ha visto il ritorno di un
numero maggiore di migranti egiziani (un aumento di 7 volte
rispetto al 2020). (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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