(ANSA) – TOKYO, 04 LUG – Il riversamento dell’acqua
radioattiva nell’Oceano Pacifico, utilizzata per raffreddare gli
impianti della centrale atomica di Fukushima, è in linea con gli
standard di sicurezza dell’industria nucleare e avrà un impatto ‘trascurabile’ sull’ambiente. Lo ha detto l’Agenzia
internazionale per l’energia atomica (Aiea) al termine del
rapporto coordinato dal Direttore generale Rafael Grossi, in
visita in Giappone.
L’operatore della centrale attualmente in fase di
smantellamento, la Tokyo Electric Power (Tepco), dispone di
oltre 1.000 serbatoi per conservare l’acqua trattata,
attualmente al 98% della loro capacità. Nel frattempo i paesi
vicini, tra cui la Cina, la Russia e la Corea del Sud, hanno
espresso una forte opposizione al piano di riversamento, così
come i pescatori locali, preoccupati per il potenziale danno
all’industria ittica.
Prima che l’Aiea consegnasse il suo rapporto l’ambasciatore
cinese in Giappone, Wu Jianghao, ha tenuto una conferenza stampa
a Tokyo, dichiarando la contrarietà del suo Paese e suggerendo
in alternativa un metodo di trattamento scientifico sicuro,
trasparente e convincente che altri nazioni possano accettare.
Wu ha anche sottolineato che il Giappone “dimostra poco rispetto
per la scienza” e ha messo in dubbio la capacità dell’agenzia
stessa di valutare l’impatto a lungo termine dell’acqua
sull’ecosistema marino.
Da parte sua il ministro degli Esteri giapponese, Yoshimasa
Hayashi, ha detto ai media che il governo fornirà spiegazioni
dettagliate basate su prove scientifiche con elevata trasparenza
e lavorerà per rafforzare la comprensione della comunità
internazionale. Dopo il disastro nucleare del marzo 2011, sono
stati 55 i paesi e i territori che hanno imposto restrizioni
all’importazione di alcuni prodotti alimentari dal Giappone. Il
premier Fumio Kishida ha detto che l’esecutivo garantirà che il
rilascio dell’acqua sia sicuro e cercherà di ridurre al minimo
eventuali danni alla reputazione. (ANSA).
Fonte Ansa.it