(ANSA) – BRUXELLES, 17 LUG – La Corte europea dei diritti
dell’uomo (Cedu) ha dichiarato inammissibili i ricorsi
presentati da alcuni poliziotti che erano stati condannati per
l’irruzione alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001.
“Alla luce di tutte le prove di cui dispone – si legge nella
sentenza -, la Corte ritiene che i fatti presentati non rivelino
alcuna apparenza di violazione dei diritti e delle libertà
enunciati nella Convenzione o nei suoi Protocolli”. Ne consegue
che le “accuse” mosse dai ricorrenti “sono manifestamente
infondate” e il ricorso è “irricevibile”.
La decisione dei giudici di Strasburgo fa riferimento ai
ricorsi presentati da Massimo Nucera, all’epoca dei fatti agente
scelto del Nucleo speciale del settimo Reparto Mobile di Roma,
Maurizio Panzieri, ispettore capo aggregato allo stesso Nucleo
speciale, entrambi condannati a tre anni e cinque mesi (di cui
tre condannati), Angelo Cenni e altri due colleghi, capisquadra
del settimo Nucleo primo Reparto Mobile di Roma. Nel
provvedimento relativo ai primi due agenti, Nucera e Panzieri,
la Cedu, riunitasi in veste di giudice unico, “ritiene che il
ricorrente ha potuto presentare le sue ragioni in tribunale alle
quali è stata data risposta con decisioni che non sembrano
essere arbitrarie o manifestamente irragionevoli, e non ci sono
prove che suggeriscano il fatto che il procedimento è stato
ingiusto”. Pertanto “queste accuse sono manifestamente
infondate” e il ricorso è “irricevibile”. Lo stesso giudizio è
stato espresso anche per il ricorso presentato da Angelo Cenni e
dai colleghi, per i quali “alla luce di tutte le prove di cui
dispone, la Corte ritiene che i fatti presentati non rivelino
alcuna apparenza di violazione dei diritti e delle libertà
enunciati nella Convenzione o nei suoi Protocolli”. La decisione
della Corte in composizione di giudice unico è definitiva e non
può essere oggetto di ulteriori ricorsi. (ANSA).
Fonte Ansa.it