“Porteremo rapidamente la vicenda
Pignatone in Commissione Antimafia”. A dirlo è il presidente dei
senatori di FI, Maurizio Gasparri, che, in una nota, definisce “davvero sorprendente” il fatto che “il dottor Pignatone non
abbia ancora avvertito la necessità di sospendersi dalla
delicata funzione di presidente del Tribunale del Vaticano”. Il
riferimento è all’indagine in corso sul magistrato Giuseppe
Pignatone, per anni procuratore aggiunto a Palermo, poi
procuratore a Reggio Calabria e a Roma e ora giudice del
Tribunale Vaticano. Pignatone è indagato per favoreggiamento
aggravato dall’avere aiutato Cosa nostra.
“Abbiamo visto Pignatone impegnato, dopo il suo
pensionamento, in una funzione delicata in Vaticano – aggiunge
Gasparri – ma ci chiediamo come possa continuare a svolgere
quella funzione. Come è stato ricordato da alcuni ex magistrati,
esponenti politici e della pubblica amministrazione, per molto
meno, hanno interrotto le loro attività o hanno sospeso le loro
funzioni. Ovviamente le autorità del Vaticano faranno
autonomamente le loro valutazioni, ma dovrebbe essere Pignatone
a compiere un gesto di responsabilità”.
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