(ANSA) – LUSSEMBURGO, 22 GIU – Tredici Paesi Ue hanno
stilato una dichiarazione congiunta nella quale si dicono “fortemente preoccupati” per la legge anti Lgbtq approvata
dall’Ungheria e chiedono alla Commissione europea di
intervenire.
“Al di là delle discussioni in corso al Consiglio Affari
Generali – scrivono i 13 Paesi – esortiamo la Commissione
Europea in quanto custode dei trattati a utilizzare tutti gli
strumenti a sua disposizione per garantire il pieno rispetto del
diritto dell’Ue, anche deferendo la questione alla Corte di
giustizia. Ci impegniamo a proteggere i diritti di tutti i
cittadini dell’Ue”.
Nella dichiarazione Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia,
Francia, Germania, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi,
Spagna, Svezia e Lettonia esprimono “profonda preoccupazione per
l’adozione da parte del parlamento ungherese di emendamenti che
discriminano le persone LGBTIQ e violano il diritto alla libertà
di espressione con il pretesto di proteggere i bambini. Questi
emendamenti a una serie di leggi ungheresi (legge sulla
protezione dell’infanzia, legge sull’attività pubblicitaria
aziendale, legge sui media, legge sulla protezione della
famiglia e legge sull’istruzione pubblica) introducono il
divieto di “rappresentazione e promozione dell’identità di
genere diversa dal sesso alla nascita, il cambio di sesso e
omosessualità” per i minori di 18 anni.
Da parte sua, il premier ungherese Viktor Orban sostiene che “la nuova legge ungherese” sul divieto di ‘propaganda gay’ ai
minori di 18 anni “non è in
conflitto con nessun alto ideale o legge europea”. (ANSA).
Fonte Ansa.it