I corpi di decine persone non
identificate sono stati sepolti mercoledì in una fossa comune
nel cimitero di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza,
riferisce l’Afp.
Avvolti in teli blu, i corpi sono stati calati su barelle in
una fossa sabbiosa che è stata gradualmente allargata da una
escavatrice. Alcuni avevano le dimensioni di un bambino.
“Poiché questi martiri non avevano nessuno a cui dire addio,
abbiamo scavato una fossa comune per seppellirli. Sono martiri
sconosciuti”, ha detto all’Afp Bassem Dababesh del comitato di
emergenza del ministero per gli affari religiosi.
I resti, che portavano solo numeri, provenivano dagli
ospedali indonesiano e di al-Shifa nel nord della Striscia di
Gaza, secondo i membri del comitato sul luogo di sepoltura.
L’ospedale indonesiano ai margini del campo profughi di Jabalia,
colpito dagli attacchi aerei israeliani, è stato parzialmente
evacuato lunedì, ha detto Ashraf al-Qudra, portavoce del
ministero della sanità controllato da Hamas.
“C’erano corpi ovunque. Se non l’avessi visto con i miei
occhi non ci avrei creduto”, ha detto Umm Mohammed al-Ran, una
donna evacuata dall’ospedale indonesiano verso Rafah, nel sud.
“Le persone ferite sono morte dissanguate davanti a noi”, ha
detto all’Afp.
I corpi arrivati a Khan Yunis mercoledì sarebbero stati “trattenuti” da Israele prima di essere rilasciati dopo le
rappresentanze di “paesi terzi e delle Nazioni Unite”, secondo
il comitato di emergenza del ministero degli Affari religiosi.
Khalil Siam, direttore di una compagnia di trasporti, ha detto
all’Afp che i corpi erano arrivati la notte prima e non si
sapeva “se si stessero decomponendo o no”.
Da quando è iniziata la guerra, i morti a Gaza sono stati
sepolti frettolosamente in appezzamenti di terreno privati e
persino in un campo da calcio, quando i cimiteri sono risultati
pieni o inaccessibili a causa dei combattimenti.
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Fonte Ansa.it