L’ex presidente americano Donald
Trump ha detto ieri di aver consigliato al primo ministro
israeliani Benjamin Netanyahu quando si sono incontrati il
;;mese scorso di “ottenere rapidamente la vittoria” perché “le
uccisioni devono finire” nella Striscia di Gaza.
Nella conferenza stampa convocata ieri da Trump in New Jersey,
al candidato repubblicano alle Casa Bianca è stato chiesto se
incoraggiasse Netanyahu a non accettare un accordo di cessate il
fuoco con Hamas. Il tycoon ha negato di averlo fatto, affermando
che Netanyahu “sa quello che sta facendo. L’ho incoraggiato – ha
spiegato Trump – a farla finita in fretta, ‘ottieni la tua
vittoria e finiscila’. Deve finire, le uccisioni devono finire”.
Più tardi, in un evento sulla lotta all’antisemitismo, Trump ha
criticato gli appelli a una tregua nella Striscia di Gaza
lanciati da mesi dalla sua rivale democratica Kamala Harris.
“Fin dall’inizio” la vicepresidente Usa “ha lavorato per legare
le mani dietro la schiena a Israele, chiedendo sempre un cessate
il fuoco immediato”, cosa che “darebbe solo ad Hamas il tempo di
riorganizzarsi e lanciare un nuovo attacco in stile 7 ottobre”,
secondo il tycoon. “Darò a Israele il sostegno di cui ha bisogno
per vincere, ma voglio che vinca velocemente”, ha ribadito l’ex
presidente americano.
Il quotidiano Times of Israel mette in evidenza come la frase “le uccisioni devono finire” sia la cosa più vicina a una prima
netta critica di Trump alla prosecuzione della guerra dello
Stato ebraico nell’enclave palestinese. Meno di un mese fa in
un’intervista a Fox News il tycoon aveva già invitato Netanyahu
a “concludere” l’offensiva nella Striscia di Gaza, ammonendo che “l’immagine di Israele nel mondo si sta offuscando: bisogna
finirla rapidamente, non deve durare oltre, è troppo lunga”,
aveva detto Trump.
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Fonte Ansa.it