(ANSA) – LONDRA, 08 MAR – Pesantissimo verdetto disciplinare
per John Bercow, il pittoresco ex speaker della Camera dei
Comuni britannica noto per i richiami all’aula al grido di “order, order!” e per la sua ostilità verso la Brexit. Un panel
indipendente costituito ad hoc sotto l’autorità della
Parliamentary Commissioner for Standards, Kathryn Stone, l’alta
funzionaria incaricata di sorvegliare i codici di condotta in
Parlamento, lo ha infatti riconosciuto colpevole di atti di “bullismo seriali” verso i sottoposti nei circa 10 anni del suo
mandato alla presidenza dell’assemblea elettiva.
Bercow, 59 anni, è stato chiamato in causa per almeno 21
episodi diversi, con 3 addetti o addette parlamentari in veste
di testimoni chiave. E le sue colpe sono state certificate anche
da un organismo d’appello, che ne ha respinto il ricorso.
La commissaria Stone ha di conseguenza chiesto ai vertici
attuali di Westminster di non consentire più l’ingresso negli
edifici parlamentari all’ex speaker, il cui pass è stato in
effetti ritirato in queste ore. Una messa al bando in piena
regola che l’interessato ha bollato furioso come frutto di
un’inchiesta “dilettantesca” e di una “giustizia farsesca”.
Già deputato del Partito conservatore, con un passato da
euroscettico pentito, Bercow (trasferitosi di recente nelle file
del Labour, ma senza più ruoli nella politica attiva) non solo
non era stato ricandidato alle ultime elezioni del 2019, ma si
era visto escludere platealmente dalla designazione a membro
della Camera dei Lord – concessa per prassi agli ex speaker dei
Comuni – dal governo Tory di Boris Johnson: sia per effetto
dell’inchiesta aperta su di lui, sia soprattutto per punirlo
dell’atteggiamento rispetto all’iter della Brexit e ad altri
dossier contestato negli ultimi anni della sua presidenza come
non imparziale ed esibizionistico da molti ex compagni di
partito. (ANSA).
Fonte Ansa.it