Sono destinate a produrre effetti
negativi sui voli in partenza e in arrivo nel Regno Unito i
contraccolpi del “guasto tecnico” al coordinamento nazionale
britannico dei sistemi di elaborazione informatica dei dati
delle torri di controllo protrattosi ieri per ore – prima di
essere riparato – con pesanti conseguenze per i passeggeri:
conseguenze abbattutesi direttamente su decine di migliaia di
turisti – e in prospettiva potenziale su milioni di utenti, date
le ripercussioni dell’accaduto sull’intero scenario del traffico
aereo europeo e non solo – in una delle giornate campali dei
rientri di fine agosto.
Lo ha ammesso oggi il ministro dei Trasporti di Londra, Mark
Harper, sottolineando l’impatto inevitabile degli accodamenti
anche dopo il ritorno alla normalità del sistema computerizzato
annunciato dall’autorità di controllo del traffico aereo
britannico (Nats). Harper ha notato come il riassorbimento delle
partenze dei passeggeri rimasti a terra a causa delle
cancellazioni – un quarto del totale dei voli previsti secondo
le ultime stime, in un panorama segnato per il resto da ritardi
di decolli e atterraggi fino a 12 ore – non possa che essere
graduale. Un avvertimento confermato da diversi vettori e dai
responsabili di aeroporti particolarmente affollati in questa
stagione come quello di Stansted, hub europeo del colosso low
cost irlandese Ryanair. Agli utenti è stato suggerito di
aggiornarsi sullo stato dei singoli voli con particolare
attenzione, oggi e sino a fine settimana, prima di raggiungere
gli scali di partenza.
Intanto si moltiplicano gli interrogativi sull’efficienza e
la sicurezza dei sistemi informatici di controllo, visto che il
crash su vasta scala di ieri non è il primo flop tecnologico
registrato in anni recenti nel settore: sia nel Regno, sia in
altri Paesi occidentali sulla carta sviluppati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte Ansa.it