(ANSA) – ROMA, 05 OTT – Boris Johnson non intende rendere la
misoginia un crimine d’odio poiche’ “aumentare i compiti della
polizia non farebbe che aumentare il problema”. Intervistato
dalla Bbc il premier britannico ha spiegato che il Regno Unito
ha già molte leggi per punire la violenza contro le donne che “non vengono applicate in modo corretto” ed è su questo che
bisogna concentrarsi.
La riflessione di Johnson arriva nel pieno del dibattito su
polizia, diritti delle donne e misoginia scatenato dall’orribile
omicidio di Sarah Everard da parte di un agente in servizio, Way
Couzens, condannato all’ergastolo la settimana scorsa. Durante
il processo è emerso che il poliziotto aveva usato il suo
distintivo per fingere di arrestare la trentenne. Per il primo
ministro anche reclutare e promuovere più donne potrebbe servire
a cambiare la cultura e la mentalità nella polizia.
Secondo le organizzazioni per i diritti delle donne la
misoginia è una delle “cause profonde” della violenza. Per
questo chiedono che sia classificata come un crimine d’odio in
Inghilterra e Galles. Ciò darebbe ai giudici la possibilità di
aumentare la pena. Attualmente, la legge britannica riconosce
solo i crimini d’odio basati su razza, religione, orientamento
sessuale, disabilità e identità transgender. (ANSA).
Fonte Ansa.it