(ANSA) – LONDRA, 04 GEN – Dimezzare il carovita, tornare a
far crescere il Pil britannico, ridurre il debito pubblico,
affrontare gli scompensi del servizio sanitario nazionale (Nhs)
con un taglio delle liste d’attesa dei pazienti, frenare
l’immigrazione clandestina attraverso la Manica dopo il flusso
record di sbarchi del 2022. Sono le “5 promesse” sbandierate dal
premier conservatore Rishi Sunak per il 2023 nel suo primo
discorso dell’anno, imperniato sul tentativo di recuperare
consensi alla parrocchia Tory (in caduta libera nei sondaggi) e
ritrovare una qualche iniziativa politica sullo sfondo degli
attuali venti di recessione sull’isola, di crisi energetica
globale aggravata dalla guerra russo-ucraina, d’impennata delle
bollette, di contraccolpi negativi del dopo Brexit, di vertenze
salariali e scioperi a raffica.
Sunak ha evocato cinque “impegni fondanti per costruire un
futuro migliore per i nostri figli e nipoti: il primo è
dimezzare l’inflazione durante quest’anno per alleggerire il
costo della vita e dare sicurezza finanziaria alla gente; il
secondo è stimolare l’economia per creare posti di lavoro
retribuiti meglio e opportunità in tutto il Paese; il terzo è
far sì che il debito nazionale cali in modo da garantire la
sostenibilità futura dei servizi pubblici; il quarto è ridurre
le liste d’attesa dell’Nhs e dare alla gente l’assistenza di cui
ha bisogno più rapidamente; il quinto è varare nuove leggi per
fermare le piccole imbarcazioni (degli scafisti) e assicurare
che chi entra illegalmente in questo Paese sia detenuto e
prontamente espulso”. (ANSA).
Fonte Ansa.it