(ANSA) – TBILISI, 22 DIC – L’ex presidente georgiano Mikheil
Saakashvili, ora leader dell’opposizione in carcere, è apparso
oggi in videoconferenza a una udienza giudiziaria le cui
immagini sono state trasmesse dai locali canali televisivi,
molto indebolito, il volto emaciato, evidentemente provato dalla
lunga detenzione e da una serie di scioperi della fame. Al
termine dell’udienza, la corte dovrà decidere se confermare o
meno la sua detenzione, in considerazione delle sue condizioni
di salute.
Saakashvili, un tempo di statura imponente, era sorretto da
un cuscino, aveva le mani tremanti e i suoi capelli, un tempo
nerissimi, erano tutti grigi.
L’ex presidente filo-occidentale della Georgia, dopo aver
perso il potere è stato condannato nel 2018 in contumacia a sei
anni di reclusione per abuso d’ufficio, al termine di un
processo, secondo diversi osservatori, di natura politica.
Dopo aver vissuto diversi anni all’estero, l’anno scorso, alla
vigilia delle elezioni locali di inizio ottobre, è tornato in
Georgia ed è stato arrestato. Ha quindi annunciato uno sciopero
della fame durato 50 giorni, sospeso a novembre e ripreso il 14
dicembre scorso dopo che gli era stato negato l’accesso
all’udienza in videoconferenza, rimandato poi ad oggi.
L’ex capo di Stato si è sempre detto innocente, sostiene che
la sua condanna è politica e migliaia di persone erano scese in
piazza dopo il suo arresto chiedendo la sua scarcerazione. In
sua difesa si erano schierati anche Amnesty International e la
Corte europea dei diritti dell’Uomo. (ANSA).
Fonte Ansa.it