Ghost of Tsushima, recensione e gameplay

Essere l’ultima grande esclusiva della PlayStation 4 prima dell’uscita della nuova console è sicuramente un grande peso da sostenere, oltre al fatto che il titolo uscito poche settimane prima di te è stato considerato il migliore della sua generazione e uno dei più grandi di sempre. Per Ghost of Tsushima, ultimo titolo esclusivo per PS4 prodotto dai ragazzi di Sucker Punch, la vita non è stata semplice. Essere considerato un po’ come l’ultima grande sinfonia prima del ritiro può essere difficile da sostenere, senza contare il fatto che tutti ti paragonano al più grande gioco mai fatto per PS4: The Last of Us 2. Se mettete insieme tutti questi ingredienti potete capire per quale motivo le recensioni delle riviste specializzate su Ghost of Tsushima sono state tutte un po’ freddine. Non stiamo dicendo che sono state negative, ma ci si aspettava dei voti un po’ più elevati.

Recensioni che, però, non sembrano aver scalfito la fiducia degli appassionati: Ghost of Tsushima ha venduto nei primi tre giorni oltre due milioni di copie, stabilendo un nuovo record per un’esclusiva Sony. Quindi, la domanda che ora vi starete facendo è: Ghost of Tsushima merita davvero tutto questo hype? La risposta non può essere un semplice sì o un no: il gioco è fatto davvero molto bene ed è realizzato con una grande cura, ma ci sono alcuni elementi che fanno storcere un po’ il naso, soprattutto in un gioco tripla A che promette grandi cose. E il problema principale del titolo è proprio quello di voler piacere a tutti, mettendo da parte un gameplay un po’ più strutturato e un’intelligenza artificiale degna di questo nome. Se volete saperne un po’ di più sul gioco non vi resta che leggere la nostra recensione di Ghost of Tsushima.

Benvenuti nel Giappone feudale

Nell’immaginario occidentale, il Giappone feudale dei samurai ha sempre avuto un grande fascino. La scelta di Sucker Punch di ambientare l’ultima esclusiva per PS4 in questa epoca è stata sicuramente azzeccata, permettendo agli utenti di scoprire paesaggi e ambientazioni oramai dimenticate. Inoltre, Ghost of Tsushima fa un ampio uso di cinematiche che rendono il gioco ancora più epico e cinematografico. Tutti questi investimenti, però, stridono con alcune scelte un po’ troppe semplicistiche nel gameplay, ma ne parleremo tra poco. Ora concentriamoci un po’ della trama.

Ghost of Tsushima è ambientato nell’isola giapponese di Tsushima, nell’epoca in cui i Mongoli cercavano di invadere il Sol Levante. Noi interpreteremo Jin, un ragazzo allevato dallo zio come samurai e che ha il compito di salvare l’isola dall’invasione mongola. E per farlo decide di affrontare il Khotun Khan dopo il rapimento dello zio. Un combattimento che però perde malamente e che lo fa finire in acqua. Quando tutti pensano che sia morto, viene recuperato da Yuna, una ragazza che ruba per sopravvivere. Essendo in debito con lei, Jin affianca la ragazza nella sua vita e inizia a compiere alcune azioni che vanno contro i propri ideali e che lo metteranno più volte in difficoltà. Il gioco è incentrato proprio su questo scontro interiore che porta Jin più volte a tradire la propria volontà, ma allo stesso tempo vuole sconfiggere i mongoli che stanno invadendo la propria terra. Con la storia ci fermiamo qui per non andare troppo oltre e spoilerare il gioco. L’ultima cosa che vi diremo riguarda la durata della campagna: in circa 15-20 ore il gioco può essere tranquillamente portato a termine.

Il gameplay di Ghost of Tsushima

ghost of tsushima gioco

Ghost of Tsushima è un open world, e come tutti i titoli di questo genere da ampio spazio ai giocatori di muoversi nella mappa, anche se con alcune limitazioni, soprattutto quando si stanno compiendo le missioni principali. La mappa è piuttosto ampia e nasconde diversi punti dove nascondersi o andare alla ricerca di missioni secondarie. Non bisogna tralasciare l’importanza degli NPC e dei fabbri dislocati in diversi punti della mappa e fondamentali per migliorare le armi a nostra disposizione, sia da lancio, sia la katana e il pugnale.

Come tutti gli open world, un altro aspetto importante riguarda la crescita del personaggio con l’albero della abilità. Sotto questo punto di vista il lavoro fatto dai ragazzi di Sucker Punch è stato più che discreto, con un ampio spetto di possibilità. Quello che però davvero fa storcere il naso è che le abilità veramente utili siano un paio e alla fine si combatterà utilizzando sempre le stesse.

Ghost of Tsushima obbliga i giocatori a cambiare approccio in base alle situazioni: ci saranno dei momenti in cui verrà privilegiata la parte stealth e altre in cui, invece, bisognerà passare all’azione. Azione in cui dovremo fronteggiare nemici molto differenti tra di loro: soldati semplici o boss dalle grandi capacità. E qui si nota uno degli errori più importanti compiuti da Sucker Punch: per rendere il gioco adatto a tutti si è cercato di semplificare un po’ troppe le meccaniche e a renderle ripetitive. L’intelligenza artificiale dei nemici è uno dei problemi più grandi: i movimenti sono sempre identici e basta veramente poco per capire quale sarà il percorso della ronda e cosa fare per eluderla.

Gli aspetti tecnici di Ghost of Tsushima

paesaggi ghost of tsushima

Ci sono alcune ambientazioni del gioco che lasciano veramente a bocca aperta: il lavoro fatto da Sucker Punch nella ricostruzione del Giappone feudale è davvero da applausi. Anche se anche qui non mancano alcuni elementi che stonano un po’, come il viso dei vari protagonisti che non è proprio perfetto, soprattutto in confronto a un capolavoro come The Last of Us 2 (purtroppo il paragone lo si fa sempre con il titolo di Naughty Dog). Alla fin dei conti, però, il comparto grafico è promosso a pieni voti.

Il comparto audio, invece, è double-face. Si va dalle ottime musiche che accompagnano il gioco ad alcuni effetti che lasciano un po’ l’amaro in bocca. Si poteva fare di meglio.

Giudizio finale

samurai

Ghost of Tsushima si porta sulle spalle l’onore e l’onore di essere l’ultima esclusiva Sony per PlayStation 4 e molto probabilmente questo ha pesato molto sul lavoro dei ragazzi di Sucker Punch. Il gioco è sicuramente interessante, ma esce con le ossa rotte nel confronto con The Last of Us 2. Si tratta di due giochi differenti, ma il titolo di Naughty Dog è uscito da poche settimane e il paragone è quasi d’obbligo. Ghost of Tsushima, però, resta un titolo valido e che può regalare emozioni e sorprese. Promosso.

Fonte Fastweb.it

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