(ANSA) – TOKYO, 11 LUG – Continuano le operazioni di
soccorso nel Giappone sud-occidentale, a distanza di una
settimana dall’inizio delle piogge torrenziali che hanno
provocato inondazioni e smottamenti su ampie fasce del
territorio. Il disastro naturale ha causato ad oggi 63 morti con
almeno 16 dispersi, secondo gli ultimi aggiornamenti delle
autorità locali.
In base ai dati del ministero dell’Ambiente, si sono
verificate esondazioni lungo 92 fiumi in 10 diverse prefetture
della regione del Kyushu, e 250 casi di devastazioni causate da
frane, gran parte delle quali avvenute nelle prefettura di
Kumamoto, dove 12.600 abitazioni hanno subito seri danni.
In concomitanza con l’inizio del fine settimana, raccontano i
media nipponici, sono aumentate le iniziative dei volontari
provenienti da diverse regioni dell’arcipelago per aiutare a
riordinare le principali vie d’accesso ai villaggi tagliati
fuori dalle frane, contribuendo a spalare il fango dai ryokan,
le locande tradizionali giapponesi, pesantemente danneggiate
dalla violenza delle intemperie.
Il maltempo si sta spostando nel resto del Paese fino a
raggiungere il versante centro e nord-orientale. Nelle prossime
ore fino a lunedì, l’Agenzia meteorologica nazionale (Jma)
prevede precipitazioni fino a 200 millimetri di acqua nelle aree
a sud del Kyushu, Shikoku e Hokuriku, e valori di 250 millimetri
nella regione del Tokai, lungo la costa a ovest dell’oceano
Pacifico, con la possibile formazione di forti temporali e
tornado. (ANSA).
Fonte Ansa.it