(ANSA) – PECHINO, 24 AGO – A 11 anni dalla crisi di
Fukushima, il Giappone valuta la possibilità di costruire
reattori nucleari di nuova generazione, con il Paese alle prese
con l’aumento dei costi energetici importati per la guerra in
Ucraina. Il premier Fumio Kishida, partecipando al Consiglio per
la transizione energetica, ha affermato che il governo discuterà
di riattivare più centrali nucleari e di prolungare la vita dei
reattori in servizio se la sicurezza potrà essere essere
garantita. “Cercheremo – ha aggiunto il premier secondo i media
nipponici – di costruire reattori nucleari di prossima
generazione dotati di nuovi meccanismi di sicurezza”.
“L’invasione russa dell’Ucraina ha trasformato in profondità
lo scenario energetico mondiale”, spingendo il Giappone a dover
tener conto dei potenziali effetti di crisi future, ha aggiunto
Kishida. “Per quanto riguarda le centrali nucleari, oltre alla
messa in sicurezza delle operazioni dei 10 reattori già
riattivati (di cui solo 6 operativi), il governo guiderà gli
sforzi per realizzare il riavvio” di altre unità la cui
sicurezza sia stata accertata e approvata dall’agenzia atomica
nazionale.
Kishida ha invitato a prendere in considerazione la “costruzione di reattori nucleari di nuova generazione dotati di
nuovi meccanismi di sicurezza” e “l’uso massimo possibile delle
centrali esistenti”, nonché ad accelerare “le discussioni sulle
misure possibili in base alle opinioni delle forze politiche e
degli esperti in modo da raggiungere conclusioni concrete entro
la fine dell’anno”. Kishida ha presentato la nuova politica
energetica del Paese, che punta a garantire l’energia elettrica
a medio e lungo termine con un piano di riavvio fino a 17
centrali nucleari a partire dall’estate del 2023. L’obiettivo
principale dal 2030 sarà quello di prendere in considerazione la
costruzione di impianti di prossima generazione che, se
realizzati, sarebbero i primi in assoluto dal 2011. Altro punto
prioritario è l’estensione operativa dei reattori attuali: la
legge attuale prevede una vita operativa da 40 a 60 anni prima
della dismissione. (ANSA).
Fonte Ansa.it