Giletti, ‘nei prossimi 5 mesi lavorerò in Rai. Tradito da Cairo’

“Ricevere apprezzamenti da un
importante dirigente di Rai1 non può che fare piacere, però la
definizione di quello che sarà il mio futuro in Rai, nella
stagione 2024-2025, è ancora lontana dall’essere conclusa”. Lo
ha detto Massimo Giletti in una lunga intervista-confessione al
settimanale Gente, in edicola da venerdì 5 gennaio. Giletti si
riferisce agli apprezzamenti ricevuti da parte di Angelo
Mellone, direttore dell’intrattenimento daytime di Rai1.
    “Farò un passo avanti con la Rai, una serie di eventi
interessanti nei prossimi cinque mesi”, ha aggiunto Giletti, “ma
quello che farò dopo ancora non è chiaro ed è possibile tutto
perché ho più offerte. Trovo però che tentare di dare fiducia
alla Rai in questo momento sia un atto sensato. Qualsiasi altra
scelta farà rumore. Vedremo”. Giletti nella lunga intervista a Gente parla anche della brusca
chiusura del suo programma “Non è l’Arena” su La7, decisa da
Urbano Cairo. “Quello che ho vissuto è stato il tradimento di
una persona che consideravo un vero fratello: non voglio parlare
della questione giudiziaria, entro nel merito di quella umana”. E ha aggiunto: “Non mi sarei mai aspettato che la persona che mi
abbracciò quando morì mio padre e che mi trovai all’improvviso
alle spalle nella giornata in cui lo seppellivo, potesse, senza
dirmi nulla, senza neppure guardarmi negli occhi, senza darmi
una parvenza di motivazione, chiudere non solo un programma, ma
chiudere un rapporto umano”.
    Il motivo? “Nel momento in cui io affrontavo un certo tipo di
temi, davvero delicatissimi, la libertà è venuta meno. Non siamo
pronti per aprire certi cassetti, evidentemente. Forse Cairo non
poteva dirmela, la verità” conclude.
   

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Fonte Ansa.it

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