(ANSA) – ROMA, 12 DIC – E’ pronta “l’istanza di revoca
dell’amministratore di sostegno” per Gina Lollobrigida: lo
annuncia l’avvocato Antonio Ingroia, intervenuto con l’attrice
94enne a Domenica in, alla vigilia dell’udienza del 14 dicembre
nel processo per circonvenzione di incapace nei confronti
dell’ex factotum Andrea Piazzolla che gestiva i beni della ‘Lollo’.
“Nel processo – spiega Ingroia – l’avvocato della signora
Lollobrigida è stato nominato dall’amministratore di sostegno,
non è stato indicato da lei: ho depositato un’istanza perché
possa essere rappresentata da un avvocato di sua scelta. Il
giudice non ha ancora risposto, martedì vedremo”. Il legale
confida “nella possibilità che la giustizia si ravveda dei suoi
errori: martedì si discuterà della salute mentale della signora
Lollobrigida, che è stata tartassata di perizie psichiatriche”.
Secondo alcune “sarebbe una specie di paranoica, altri periti lo
hanno smentito completamente: sulla base di queste smentite –
ribadisce – si può fare istanza di revoca dell’amministrazione
di sostegno, perché alla signora vengano restituiti il suo
patrimonio e la sua libertà”.
Il caso va avanti da tempo: Piazzolla è a processo per
circonvenzione di incapace, mentre ad ottobre la Cassazione ha
convalidato il decreto di apertura dell’amministrazione di
sostegno per l’attrice, su azione legale promossa dal figlio
Milco Skofic, che ha chiesto all’autorità giudiziaria di Roma di
mettere i beni della madre in mani sicure: “Ormai mio figlio non
ragiona più da quattro, cinque anni”, sospira la ‘Bersagliera’
nello studio di Mara Venier dove qualche settimana fa rivendicò
il suo “diritto di vivere e di morire in pace”, parole accorate
che hanno fatto il giro del mondo.
Lollobrigida ribadisce il suo desiderio di “essere libera: le
decisioni devono partire da me, voglio la libertà di vivere
quello che il Padreterno decide”. E di amministrare il suo
patrimonio: “E’ mio – sottolinea a più riprese – è frutto del
mio lavoro. E invece mi hanno tolto tutto”, “sono entrati in
casa mia come ladri, una cosa ignobile”. (ANSA).
Fonte Ansa.it