Giorgetti, no alla riforma del Mes, è ‘sale sulla ferita’

“Ho detto semplicemente che
introdurre il tema della ratifica del Mes in questo momento mi
sembrava un po’, diciamo così, vagamente buttare un po’ di sale
sulla ferita, e quindi improprio”.
    Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a
proposito della riunione del board del Meccanismo europeo di
stabilità, il ‘salva-Stati’ su cui l’Italia è l’unica a non aver
ratificato una riforma volta ad ampliarne l’utilizzo per
finanziare una rete di sicurezza delle banche. “Il Parlamento
non è nelle condizioni di approvarlo e non lo approva”, ha deto
Giorgetti a proposito della mancata ratifica dell’Italia. “Non
ci sono molte speranze di ratificarlo. Diciamo a breve non è
possibile, a lungo dipende se cambia, se migliora, se cambia
natura come come abbiamo sempre chiesto”.
    Giorgetti – parlando a Lussemburgo a margine del consiglio
Ecofin – si è soffermato anche sulla legge di bilancio 2025 e
sulla spesa sanitaria, dopo le accuse di averla diminuita in
termini reali, al netto dell’inflazione cioè. “L’obiettivo di
confermare la decontribuzione per i redditi medio-bassi è
prioritario. Poi vengono le altre cose”. Ci saranno tagli alla
sanità e all’istruzione? “Nella sanità non abbiamo mai tagliato
niente, abbiamo soltanto incrementato le dotazioni dei fondi”.
    Quanto alle nomine, dopo il nuovo slittamento del rinnovo dei
vertici di Cdp all’assemblea di ieri che si è aggiornata al 27
giugno, quando si riuniscono anche gli azionisti di Ferrovie
dello Stato, Giorgetti ha detto che “la settimana prossima sono
convocate le assemblee per fare le nomine in Cdp e Ferrovie.
    Ovviamente è meglio che si facciano quando c’è
l’azionista a casa e non a Lussemburgo. Nessuna polemica di
nessun tipo, ma ho visto cose strampalate anche sui giornali”.
   
   

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Fonte Ansa.it

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