(ANSA) – ROMA, 22 MAR – “10 anni fa, oltre 27 milioni di
italiani votando sì al referendum sull’acqua pubblica, hanno
definito l’acqua come bene comune, inalienabile, e come tale
ogni giorno andrebbe trattato. Ma, secondo una recente indagine
in Italia, la scarsità d’acqua è un problema attuale solo per 2
italiani su 10, soltanto il 3% ha la corretta percezione sul
consumo per famiglia e il 48% sottostima il consumo personale.
In Europa, il consumo giornaliero di acqua è in media sui
200-250 litri e 2 miliardi di persone nel mondo hanno difficoltà
ad accedere all’acqua. L’acqua è un bene prezioso, ma il suo
spreco ne fa un bene di poco valore, perché non è usata con
intelligenza. Il problema è che non sappiamo usarla.” Lo scrive
in un post sul suo blog Beppe Grillo.
“Dobbiamo creare una cultura del valore dell’acqua, perché
la maggior parte dell’acqua va sprecata. Il 90% delle risorse
idriche nel mondo sono consumate tra quello che ci serve per gli
allevamenti e le coltivazioni, e quello che usiamo per produrre
gli alimenti trasformati. Dobbiamo completamente ridisegnare il
nostro sistema, cambiare il modo in cui produciamo cibo, come
fabbrichiamo prodotti e come li trasportiamo. E’ pazzesco che
per produrre un’auto occorrano 3.000 litri d’acqua, per un chilo
di manzo 15.000 litri e per un paio di jeans 10.000 litri”,
spiega Grillo lanciando alcune proposte: ” Sistemi di
irrigazione computerizzati con l’utilizzo di acqua dissalata di
mare; ridisegno dei sistemi idrici domestici con sistemi di
depurazioni per ogni condominio; nuovi ed innovativi sistemi
sanitari e di recupero dell’acqua piovana, non sono solo alcune
delle tantissime soluzioni tecnologiche che possono aiutarci a
salvaguardare la nostra prima stella, ma sono la strada per
prenderci cura della nostra salute, quella del nostro pianeta e
soprattutto per abbattere le disuguaglianze”.
“Promuovere lo sviluppo di tali scelte deve essere la nostra
priorità.
Così come la nazionalizzazione delle fonti (art.43 Cost.) e
delle gestioni idriche, una Protezione Civile dell’Acqua, e la
correzione di tutte le norme discriminatorie, devono diventare
il faro della nostra rivoluzione MiTE, il simbolo della nostra
rinascita”, conclude. (ANSA).
Fonte Ansa.it