(ANSA) – BARI, 08 SET – “Deve essere tutelato l’interesse
della minore, che deve poter fruire del diritto di essere
mantenuta, istruita, educata ed assistita moralmente da entrambe
le persone che considera di fatto suoi genitori e che hanno
concorso alla sua nascita sulla scorta di un progetto
genitoriale condiviso”. E’ la motivazione con la quale il
Tribunale civile di Bari ha rigettato l’istanza di parziale
rettifica della trascrizione sul registro di stato civile del
Comune di Bari dell’atto di nascita di una bambina, figlia di
due madri, nata nel 2017 negli Stati Uniti con la maternità
surrogata. Nell’istanza, presentata dopo la separazione delle
due donne, si chiedeva la cancellazione del nome di una delle
due mamme, quella senza legami genetici con la figlia.
Nell’atto di nascita americano c’era l’indicazione di
entrambe come genitori (l’atto riporta il termine parent),
sebbene solo una presenti un legame genetico (e non biologico)
con la minore, mentre l’altra ha prestato il consenso allo
svolgimento della procedura di concepimento. Secondo i giudici
baresi, sulla base anche di una sentenza della Corte
Costituzionale del 2021, “il consenso alla genitorialità e
l’assunzione della conseguente responsabilità nella formazione
di un nucleo familiare dimostra la volontà di tutelare
l’interesse del minore alla propria identità affettiva,
relazionale, sociale e a mantenere il legame genitoriale
acquisito nei confronti di entrambi i genitori, eventualmente
anche in contrasto con la verità biologica della procreazione”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it