I pensionati nel 2022 aumentano ma
gli occupati crescono più rapidamente: il sistema previdenziale
italiano è sostenibile ma è necessario “porre un limite alle
troppe eccezioni alla riforma Monti-Fornero e all’eccessiva
commistione tra previdenza e assistenza cui si è assistito negli
ultimi anni”.
Lo si legge nel Rapporto di Itinerari previdenziali sul
sistema previdenziale italiano presentato oggi nel quale si
sottolinea l’importanza di “affrontare adeguatamente la
transizione demografica in atto e, in particolare,
l’invecchiamento della forza lavoro”. Nel 2022 il numero di
pensionati sale a quota 16,131 milioni (+32.666 unità). Dopo la
forte crisi causata dl Covid, prosegue la netta risalita del
tasso di occupazione italiano, che nell’anno di indagine arriva
al 60,1%, pur restando tra i più bassi d’Europa, risale fino a
quota 1,4443, il rapporto occupati e pensionati, in
miglioramento ma ancora distante dai valori pre-pandemici
(1,4578).
“La soglia della semi-sicurezza dell’1,5 è ancora lontana
– si legge nello studio – ma, nel complesso, il sistema regge e
continuerà a farlo, a patto di saper compiere – in un Paese che
invecchia – scelte oculate su politiche attive per il lavoro,
anticipi ed età di pensionamento”.
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Fonte Ansa.it