Google è da sempre impegnata per fornire un servizio che risponda in maniera puntuale alle richieste dei propri utenti. L’obiettivo di Google è fare in modo che gli algoritmi si avvicinino il più possibile alla mente umana.
Lo scopo è aiutare l’intelligenza artificiale a capire e comprendere meglio le necessità che le persone riversano nelle query e nelle domande, digitando sul motore di ricerca.
Già nel 2021 durante l’evento Google IO, l’azienda aveva presentato MUM, ossia il Multitask Unified Model. L’algoritmo è stato aggiornato con una nuova versione che è stata implementata all’interno del motore di ricerca.
Cos’è MUM, l’algoritmo aggiornato di Google
MUM è un modello di Intelligenza Artificiale e apprendimento automatico concepito con lo scopo di aiutare Google a rispondere sempre meglio alle richieste degli utenti. Negli ultimi giorni l’azienda di Alphabet ha annunciato l’implementazione di nuove funzionalità di MUM.
Tra le nuove caratteristiche dello strumento, c’è la capacità di capire con maggiore precisione le informazioni che gli utenti cercano utilizzando il linguaggio naturale e che sono collegate con situazioni difficili e crisi personali.
Capita molto spesso che Google si trovi davanti a ricerche su argomenti molto personali e delicati, che spaziano dal suicidio alla violenza sessuale, agli abusi domestici e alla depressione.
Secondo le parole di Anne Merrit, product manager di Google in ambito salute e qualità delle informazioni, quest’ultima versione dell’algoritmo è in grado di riconoscere query collegate a situazioni personali difficili.
Gli algoritmi utilizzati finora avevano una certa difficoltà nel rispondere con precisione a quesiti che non venivano riconosciuti correttamente, perché faticano a capire il linguaggio.
Come funziona l’algoritmo MUM di Google
MUM può vantare diverse funzionalità, tra cui un algoritmo di linguaggio naturale più evoluto e quindi in grado di comprendere anche le domande più lunghe e complesse.
Gli utenti potranno parlare con l’algoritmo proprio come parlerebbero con una persona ed essere indirizzati verso la risposta più corretta sulla base del quesito digitato.
Quando MUM si accorge che la domanda è legata ad una crisi personale, apparirà un pop-up con un numero di telefono o un sito web che sia in grado di dare il giusto supporto al problema riscontrato.
BERT e MUM: gli algoritmi di Google a lavoro insieme
Insieme a MUM Google sta utilizzando Bert, un modello di linguaggio che riesce a riconoscere ricerche correlate a contenuti espliciti. Grazie a questo algoritmo, i cosiddetti “risultati scioccanti imprevisti”, cioè quei risultati delle ricerche che presentano contenuti espliciti o allusivi, si sono ridotti del 30%.
Ciò è possibile perché BERT riesce a contestualizzare le domande degli utenti avvicinandosi sempre più al linguaggio utilizzato naturalmente, cioè a contestualizzare la richiesta senza chiedere maggiori informazioni.
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Fonte Fastweb.it