In una mossa collaborativa senza precedenti, Google e Apple stanno lavorando insieme per sviluppare un nuovo sistema per smartphone che può aiutare a identificare coloro che sono stati vicini a qualcuno con COVID-19. La tecnologia basata su Bluetooth inizierà a essere implementata su dispositivi iOS e Android da metà maggio.Con la maggior parte del mondo in quarantena, molti si chiedono come potremo riemergere senza subire successive epidemie virali. Il tracciamento dei contatti sarà una tecnica vitale per arginare la diffusione di COVID-19 nel prossimo anno o due, fino a quando non sarà pronto un vaccino. Il tracciamento dei contatti è fondamentalmente un lavoro investigativo sulla salute pubblica. Quando viene confermato che qualcuno è stato contagiato con una malattia infettiva, diventa importante identificare con chi è stato in contatto nel periodo che precede la diagnosi. Ciò consente a coloro che sono potenzialmente esposti a un’infezione di essere testati e autoisolati in tempo. La tracciabilità dei contatti è uno dei modi più efficaci per arginare la diffusione delle malattie trasmissibili.Un recente studio condotto da ricercatori dell’Università di Oxford, e pubblicato sulla rivista Science, ha suggerito che i classici metodi di tracciamento dei contatti potrebbero essere troppo lenti per fermare la diffusione di questo nuovo coronavirus. Lo studio ha scoperto che le tecniche digitali di tracciamento dei contatti, appoggiandosi all’ubiquità degli smartphone, potrebbero essere il modo migliore per rallentare la trasmissione e consentire ai paesi di porre fine ai blocchi in modo sicuro.“La nostra analisi suggerisce che circa la metà delle trasmissioni si verificano nella fase iniziale dell’infezione, prima che qualsiasi sintomo di infezione possa palesarsi”, spiega Christophe Fraser, autore principale del recente studio. “I nostri modelli matematici evidenziano anche che i tradizionali approcci di tracciamento dei contatti della sanità pubblica forniscono dati incompleti e non riescono a tenere il passo di questa pandemia.”La soluzione proposta da Google e Apple è quella che tenta di bilanciarne l’efficacia garantendo la privacy degli utenti che vi accedono. Il sistema non utilizzerà i dati basati sulla posizione GPS, ma farà affidamento sulla tecnologia Bluetooth.Il sistema smartphone creerà essenzialmente un registro continuo di altri smartphone con cui è stato molto vicino. Se una persona risulta positiva a COVID-19, può registrare la propria diagnosi tramite un’app che annota i dati diagnostici e avvisa gli altri utenti che si sono trovati in stretta vicinanza con il caso appena diagnosticato.Il cardine fondamentale della privacy su cui si basa il sistema è che questi registri dei contatti Bluetooth rimangono sul telefono di una persona e tutti i processi di identificazione della corrispondenza avvengono localmente sul telefono di un utente. Inoltre, l’identità di coloro che risultano positivi a COVID-19 non viene mai rivelata ad altri utenti.Il sistema è impostato per essere implementato in due fasi. La fase uno verrà implementata a metà maggio e prevede il rilascio di un’interfaccia di programmazione delle applicazioni (API) per consentire alle app progettate dalle autorità sanitarie pubbliche di interagire con questi dati di tracciamento dei contatti digitali. Ciò significa che se gli utenti vogliono prendere parte al sistema, dovrebbero scaricare un’app specifica progettata dall’autorità sanitaria locale.La seconda fase, che verrà lanciata nei prossimi mesi, prevede un ampio aggiornamento del sistema iOS e Android per integrare lo strumento di tracciamento dei contatti nel sistema operativo di ogni smartphone. Ciò significa che gli utenti non dovranno scaricare un’app specifica per l’attivazione, ma potranno invece attivare la traccia dei contatti tramite un’opzione di menu nelle impostazioni del telefono.Come sottolineato da Apple e Google in una recente dichiarazione congiunta, l’intero sistema sarà scelto, quindi gli utenti dovranno scegliere di attivarlo e partecipare. Tutti i registri dei contatti Bluetooth verranno archiviati solo localmente sul telefono di ciascun utente e tali registri non contengono informazioni sulla posizione, solo note su quali altri smartphone sono stati nelle sue vicinanze durante il periodo di 14 giorni precedente.“La privacy, la trasparenza e il consenso sono della massima importanza, in questo sforzo, e non vediamo l’ora di costruire questa funzionalità in consultazione con le parti interessate”, affermano le due società in una dichiarazione congiunta che annuncia il progetto. “Pubblicheremo apertamente informazioni sul nostro lavoro affinché altri possano analizzarle”.15 aprile 2020
Fonte Fastweb.it