(ANSA) – MILANO, 11 APR – Anche Google, dopo Samsung, si
affida a iFixit per permettere ai clienti di aggiustare in casa
i loro smartphone Pixel. Qualche giorno fa, il portale di
tecnici che periodicamente ‘smonta’ gadget hi-tech, aveva
annunciato l’avvio della collaborazione con Samsung, per fornire
entro l’estate manuali e parti di ricambio per i Galaxy S20, S21
e Galaxy Tab S7+. Google attiverà entro l’anno il programma di
riparazione fai-da-te che copre i Pixel 2 e tutti i modelli
successivi, fino agli attuali Pixel 6 e 6 Pro. Entrambe le
iniziative interessano i mercati in cui i relativi prodotti sono
in vendita, Italia inclusa. Il colosso americano ha specificato
che chiunque non si senta in grado di riparare lo smartphone da
sé, può affidarsi ad una rete di negozi che sono stati
certificati direttamente da Google. Al momento, sono attive
catene negli Stati Uniti e in Canada, con il marchio uBreakiFix,
anche se partnership simili arriveranno presto in Europa, a
partire da Germania e Regno Unito. Il cambio di rotta di Samsung
e Google arriva mentre il governo degli Stati Uniti si appresta
a valutare una nuova norma in materia di “diritto alla
riparazione”, il Freedom to Repair Act, che farebbe cadere la
violazione del copyright che ad oggi interessa i dispositivi
riparati al di fuori dei canali ufficiali. Google afferma che “l’iniziativa è fondamentale per prolungare la vita e l’utilità
del telefono”. Anche Apple ha intrapreso un percorso simile, con
il servizio Self Service Repair, che copre iPhone 12 e 13,
lanciato a fine 2021. (ANSA).
Fonte Ansa.it